L'analisi

Padova, esonerato il “Caneo d’attacco”. Via al nuovo corso

Padova, esonerato il “Caneo d’attacco”. Via al nuovo corso - immagine 1
Si cambia filosofia di gioco per tornare a fare punti. Mercoledì la Juve NG e domenica il Lecco daranno altre risposte

Stefano Viafora

Bruno Caneo rimane sulla panchina del Padova. Ma non l'allenatore scelto in estate per portare avanti un progetto tecnico ben preciso. Bensì una versione devitalizzata e più "ragionata" (termine utilizzato ieri in sala stampa). Dopo aver vissuto albe e tramonti di tantissimi allenatori transitati a Padova, l'esonero dell'anima ma non del corpo (che in effetti ha qualcosa di mistico) ci mancava. Non è detto che sia una cattiva idea, per carità. Piuttosto che mandare via Caneo per affidarsi a un allenatore random che metta la squadra in campo in modo più semplice, badando prima di tutto al risultato, meglio chiederlo direttamente allo stesso Caneo: è già sotto contratto, conosce ambiente e calciatori e accetta di buon grado di cambiare filosofia.

La squadra, così messa in campo, ha superato il primo ostacolo. Va detto, non un ostacolo insormontabile in questo momento e non in modo brillante. Ma i tre punti erano fondamentali, ieri. E hanno fatto risplendere il talento di due giovani di proprietà, Vasic e Liguori (a proposito, l'ex Campobasso è a quota sette gol, dietro solo a Ferrari del Vicenza e Bruschi della Pro Sesto). Con una facile proiezione sull'intero campionato Liguori potrebbe sfiorare tranquillamente i 15 gol. Un attaccante molto interessante.

Ma dove può arrivare questo Padova un po' vanilla (ovvero né carne né pesce)? Se è venuta meno la caratteristica più significativa, ovvero squadra giovane e votata all'attacco (da tener presente che rispetto all'inizio, sono scesi leggermente in secondo piano nelle scelte i giovani Ilie, Piovanello, Cretella, Calabrese e Ghirardello, e attualmente la formazione che si vede in campo non si può definire "giovane" rispetto la media età delle altre squadre), che identità avrà la squadra che da qui al 23 aprile dovrà provare a ottenere il miglior piazzamento playoff e vincere la Coppa Italia? Si può essere davvero competitivi essendo una squadra un po' vanilla? Magari sì, perchè bastava solo ritrovare un po' di fiducia nelle proprie capacità, e la vittoria con il Trento potrebbe dimostrarsi un toccasana. Ecco perchè sono importanti le partite di mercoledì in Coppa (dove vedremo un Padova molto più simile a quello del campionato) e domenica a Lecco per avere altre risposte. Pagherà questo esonero dell'idea e non dell'allenatore? Staremo a vedere.

tutte le notizie di