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Padova gigantesco: i tifosi ritrovano l’orgoglio, Brevi zittisce tutti i critici

Stefano Viafora

Da possibile comparsa a protagonista, da quel vicolo cieco che sembrava essere stato imboccato dopo San Benedetto alle cinque vittorie nelle ultime sei partite di campionato. Questo è il Padova, una squadra completamente rinata, che adesso temono...

Da possibile comparsa a protagonista, da quel vicolo cieco che sembrava essere stato imboccato dopo San Benedetto alle cinque vittorie nelle ultime sei partite di campionato. Questo è il Padova, una squadra completamente rinata, che adesso temono tutti. Vittorie come quella al Tardini valgono molto di più di tre punti. La prestazione maiuscola di Altinier e compagni, che ha letteralmente annichilito il Parma, ha ridato fiducia ed entusiasmo a tutto l'ambiente, ha fatto riscattare l'orgoglio nel tifo biancoscudato (che spettacolo i 600 sostenitori nella casa dei gialloblu). Un'iniezione di ossigeno, una ventata di positività incredibile. Finalmente, forse, è stata azzerata quella quota-tifosi inalberata di default con l'allenatore, che magari non sarà un mostro di simpatia, ma a cui va dato atto di aver saputo resistere stoicamente alla tempesta, riprendendo saldamente in mano il timone della nave (con l'appoggio indispensabile del dg Zamuner) una volta passata la burrasca. E a Parma il capolavoro è stato soprattutto suo: squadra ben messa in campo, meccasismi oliati, giocatori che hanno dato il massimo in ogni reparto. Il Padova ha saputo annullare l'attacco pesante Calaiò-Evacuo schierato da Apolloni per l'occasione, mostrando i muscoli con aggressività e pressing quasi continui e mettendo in luce quel carattere che magari all'inizio della stagione è mancato (e avrebbe potuto evitare certe sconfitte). E adesso, nel momento migliore del Padova, arriva la prova forse più difficile, la trasferta a Venezia, in casa dell'unica squadra che sta riuscendo a tenere un minimo di continuità in vetta. Ne vedremo delle belle.