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Padova, stagione cruciale al via. Abbonamenti e merchandising: sosteniamo i biancoscudati

E’ una stagione cruciale quella alle porte per il Padova. Forse la più importante dopo il cambio di proprietà avvenuto nel 2014. E spieghiamo perchè: costruire una squadra da vertice in serie C è estremamente dispendioso e poco (o per...

Stefano Viafora

E' una stagione cruciale quella alle porte per il Padova. Forse la più importante dopo il cambio di proprietà avvenuto nel 2014. E spieghiamo perchè: costruire una squadra da vertice in serie C è estremamente dispendioso e poco (o per niente) remunerativo. Il Padova si appresta a iniziare la terza stagione da big della categoria, con investimenti proporzionati alle ambizioni, quindi alti. Niente paracadute (come era successo al Cittadella 2015/16), niente ricche cessioni di cartellino (la rosa è stata completamente azzerata dopo il crac), niente industriali da fatturati con nove zeri alle spalle. Dei due eroici imprenditori che hanno salvato il Padova ne è rimasto uno (l'altro ha avuto tutte le buone ragioni del mondo per tirarsi indietro, che siano state dettate dai rapporti guastati con il socio o da valutazioni di natura economica. E va ringraziato per quanto fatto). Roberto Bonetto (presto accompagnato da un altro imprenditore che è in procinto di entrare in società, e salvo sorprese sarà annunciato a breve) ha deciso di continuare a pedalare da solo, di immettere nuove risorse ed energie nella macchina del Calcio Padova. Con una strategia un po' diversa, ma comunque sempre dispendiosa: meglio puntare su pochi nomi altisonanti ma nei ruoli chiave, a cominciare dalla panchina. E per questo è stato scelto Bisoli (dopo il due di picche di Auteri), che si troverà spesso a fare da parafulmine durante la stagione. Dicevamo che è un stagione cruciale: non sappiamo infatti quanto possa resistere in questa orrenda categoria il solo Bonetto, che si è caricato il fardello di un club oggi mangiadenaro come il Padova. Per immaginare una società virtuosa, che si autoalimenti o che sappia attrarre nuovi investitori bisogna prima salire di categoria, vincere e creare entusiasmo, non vivacchiare in serie C. E allora ecco che la città può finalmente dare la spinta giusta e far sentire tutto il suo peso: quattordicesimo Comune più grande d'Italia, il più densamente popolato in Veneto. Lasciamo perdere gli azionariati popolari, c'è una formula molto più efficace per aiutare il club: abbonarsi in massa e acquistare il materiale del merchandising. Padova merita di più della Lega Gravina, Padova può aspirare a piani più alti del calcio italiano, ma serve un pubblico più attaccato, che non si disamori alla prima sconfitta e che sappia concedere fiducia alla società a partire dalla campagna abbonamenti. A 4000 ci arrivamo quest'anno?

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