editoriale

Patavinitas anche in campo

Direttore di PadovaSport.tv

Redazione PadovaSport.TV

Uno degli elementi che ha maggiormente connotato questa stagione della Biancoscudati è stato, come detto e ribadito da tutti più volte, il senso di appartanenza e l'apertura verso la piazza da parte della dirigenza. Conseguenza anche del fatto che Bergamin, Bonetto, De Poli e (ci metto anche il padovano acquisito) Parlato sono di queste parti. Sono lontani i tempi del "Ricordatevi il VOSTRO background", il senso di patavinitas pervade ormai ogni anfratto del nuovo Padova, risorto dalle ceneri dello scorso 15 luglio. Credo che non sarebbe sbagliato, ma mi sembra sia proprio questa la direzione intrapresa da De Poli stando alle prime indiscrezioni di mercato, inserire anche nella formazione base alcuni giocatori del territorio. In particolar modo approfittando della presenza di numerosi giovani padovani sparsi in Lega Pro e serie D, in rampa di lancio e dotati di buone qualità. Dai Beccaro (il difensore del Real Vicenza Daniel e l'attaccante della Sacilese Marco, che non sono parenti) a Pippo Talato, Igor Radrezza, Dario Sottovia, i numerosi portieri (se non di riuscisse a rinnovare a Petkovic penso ad esempio a Maniero del Pordenone o al giovane Zaccagno del Torino), Andrea Raimondi e via discorrendo. Fermo restando che non deve certo essere il principio guida nella scelta (ben vengano anzi anche eventuali giocatori stranieri se sono validi), la patavinitas responsabilizza il giocatore e aumenta il feeling con la città. Sentiremmo probabilmente questa squadra ancora più "nostra".