Editoriale

Perchè Pavanel non piace a molti tifosi del Padova?

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L'allenatore biancoscudato non riesce a essere davvero apprezzato, la tifoseria sembra già pronta a voltare pagina

Stefano Viafora

Non sarà mica solo una questione di physique du rôle? Un concetto che nel calcio trova larga applicazione, specie nella considerazione che i tifosi hanno per gli attori protagonisti della propria squadra. Massimo Pavanel non piace tanto ai tifosi del Padova, è un fatto. E per capirne i motivi forse bisogna approfondire il significato che sottende questa espressione francese, entrata correntemente anche nella nostra lingua. Si tratta dell'attitudine fisica o mentale a svolgere una determinata funzione, tanto per capirci si può tradurre nella frase che spesso si sente dire da queste parti: "Questo giocatore, allenatore non è da Padova". Il fisico non c'entra, sia chiaro, l'espressione ha un campo semantico che si è allargato con il tempo, nel calcio riguarda il carattere, il modo di stare in campo, il rapporto con i giornalisti e il modo di parlare davanti alle telecamere, la comunicazione con i giocatori e quella con i tifosi. Tutti aspetti che riguardano l'allenatore moderno. Sembra che lo scarso appeal di cui gode Pavanel c'entri relativamente con il fatto di essere secondi in classifica e non primi. Probabilmente inizia nel momento della scelta estiva fatta da Sean Sogliano. Se non è chiaro lo scriviamo qui: non era il primo nome (prima di lui, per dire, era stato contattato anche Venturato che chiedeva un pluriennale).

È stato ingaggiato perchè ha accettato il contratto annuale (la società non voleva legarsi oltre giugno 22 per i motivi già detti molte volte, gli stessi che riguardano i tanti calciatori in scadenza), perchè costava poco e così si poteva spostare il budget piuttosto su qualche calciatore e perchè ha voglia di vincere, emergere dalla C. Pavanel, pur con qualche passaggio a vuoto, sta facendo il suo lavoro eppure la sua popolarità è bassa, godevano decisamente di più sostegno negli anni scorsi Mandorlini e prima ancora Bisoli (almeno inizialmente), perchè da sempre questa piazza ama gli allenatore sanguigni, che danno la sensazione di avere totalmente in pugno lo spogliatoio, anche senza disdegnare le "maniere forti". Forse la piazza dà loro subito credito perchè incarnano l'atavica rabbia di chi da anni è fuori dal calcio che conta? Pavanel non piace perchè non rientra in questa categoria di allenatori, e il fatto che abbia sbagliato qualche partita ha accentuato ancora di più questo aspetto. Inoltre, dopo la partita con la Giana Erminio qualcosa si è incrinato anche con parte dei sostenitori, per via di un faccia a faccia non felicissimo. Noi ci sentiamo di dire che ciò che più conta è che l'allenatore sia in grado di trarre il massimo dai giocatori a disposizione, quindi che funzionino perfettamente le dinamiche interne. Va giudicato soprattutto su questa abilità. Le sensazioni dall'esterno (è molle, è permaloso, non ha carattere etc...) non sono mai attendibili fino in fondo, vanno meglio come argomenti da bar sport. Ma non è la cosa migliore sperare di andare in B senza cambiare allenatore? A volte, pur conoscendo bene questa piazza, che a tratti è spietata e senza mezze misure nei giudizi, si rimane sempre con il dubbio che a prevalere sia lo spirito da arena romana, di chi vuole "il sangue" a tutti i costi.

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