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Gravina sul nuovo programma elettorale: “Ogni grande club di A avrà anche una squadra di calcio a 5, lavoriamo in questo senso”

Gravina sul nuovo programma elettorale: “Ogni grande club di A avrà anche una squadra di calcio a 5, lavoriamo in questo senso”

“I grandi club di serie A devono sviluppare una nuova concezione: calcio a 5 e calcio femminile fino adesso sono stati visti come un fastidio con cui convivere. Potremo vedere presto un match tra Juventus e Acqua&Sapone, o Pesaro e...

Redazione PadovaSport.TV

"I grandi club di serie A devono sviluppare una nuova concezione: calcio a 5 e calcio femminile fino adesso sono stati visti come un fastidio con cui convivere. Potremo vedere presto un match tra Juventus e Acqua&Sapone, o Pesaro e Petrarca? Andiamo in questa direzione, ovvero che ogni grande club di serie A avrà la sua squadra di calcio a 5, ma dobbiamo trovare un modo di rendere il mondo del calcio a 5 più sostenibile, come stiamo facendo con il femminile che ha title sponsor per il campionato e una piattaforma dedicata". Così Gabriele Gravina, attuale Presidente della FIGC, ricandidato a gennaio, intervenuto ieri durante un dibattito ospitato dalla nostra testata sul possibile (ed epocale) passaggio del calcio a 5 dalla Lega Nazionale Dilettanti alla FIGC.

Le tempistiche

"Non ci sono deroghe, lo dico a chi sta facendo campagna elettorale per essere eletto al governo del calcio a 5 - puntualizza - lo dico per chi voterà per questi candidati. La Federazione porterà avanti questa idea, e lo farà in fretta, appena ci sarà una composizione chiara degli organi di governo e le nomine saranno completate probabilmente entro il 12 gennaio. Non è escluso che uno dei prossimi punti agli ordini del giorno sia il passaggio del calcio a 5 dalla Lega Nazionale Dilettanti alla Figc".

Interventi diretti

L'ultimo consiglio federale ha deliberato lo stanziamento di 6000 euro per ogni società di serie D e di calcio a 5 (serie A maschile e femminile). Un intervento diretto, per la prima volta, senza passare dalla LND: "È la prima volta e non sarà l'ultima - spiega Gravina - Troppi filtri e troppi strani meccanismi si generano quando ci sono da distribuire risorse. Pur mantenendo rapporti di rispetto istituzionale, saremo molto diretti negli interventi a sostegno delle società, senza troppi giri".