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Legnago, il capitano Perna e la spesa a domicilio ai compagni positivi: “Sono il fratello maggiore”

Legnago, il capitano Perna e la spesa a domicilio ai compagni positivi: “Sono il fratello maggiore”

Armando Perna, capitano del Legnago, consegna la spesa a casa dei compagni di squadra positivi, che sono tanti. Conosce ormai ogni corsia dei supermercati di Legnago. In tasca le liste della spesa e gli indirizzi degli appartamenti dei suoi...

Redazione PadovaSport.TV

Armando Perna, capitano del Legnago, consegna la spesa a casa dei compagni di squadra positivi, che sono tanti. Conosce ormai ogni corsia dei supermercati di Legnago. In tasca le liste della spesa e gli indirizzi degli appartamenti dei suoi compagni positivi al Covid che da casa in questi giorni non possono proprio uscire. "Sto facendo il fratello maggiore di tutti - dice, intervistato dal quotidiano veronese L'Arena - Ci sono ragazzi che hanno anche vent’anni meno di me. Vanno rassicurati. Questo è il momento di starsene tranquilli, è una situazione nuova per tutti. Per il mondo intero, non solo per il Legnago. Per fortuna stiamo tutti bene, anche chi il Covid l’ha preso. Adesso cerchiamo di rialzarci il più in fretta possibile, senza mai dimenticare che la salute viene prima di ogni cosa". Armando Perna ha vissuto il Covid in prima persona, visto che la sua compagna abita vicino a Nembro, in Val Seriana, là dove tutto è cominciato: "Ogni sera scoprivano di avere fra i contagiati un parente, un amico, un conoscente. I nonni, i padri, gli zii. E le sirene delle ambulanze a far da sottofondo. Tutti i giorni". E sulla situazione al Legnago: "Un giorno, prima della partita di Fano, ci stavamo allenando in dodici o tredici quando è arrivato il segretario ordinando ad altri cinque di lasciare subito il campo perché positivi. Abbiamo finito con una partitella quattro contro quattro. Triste per una squadra di professionisti. Mi è venuto a mancare all’improvviso il gioco. Il mio sogno fin da bambino. Una passione, ma anche il nostro lavoro. Siamo contati, adesso non arriveremmo neanche ad undici. Non ci sono le condizioni minime per giocare con l’Imolese. Vediamo piuttosto di recuperare le energie e di rimetterci in moto per la partita successiva".

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