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Monza, Boateng: “Mi diverto, non c’è l’aria glamour della massima serie. E vorrei giocare con…”

Monza, Boateng: “Mi diverto, non c’è l’aria glamour della massima serie. E vorrei giocare con…”

È ripartito dal Monza perché nella vita non è tutto regalato, anche se ti chiami Kevin Prince Boateng e sei un’icona del calcio: “Non ci ho pensato un attimo ad accettare la corte di Galliani e Berlusconi – dichiara il fantasista ai...

Redazione PadovaSport.TV

È ripartito dal Monza perché nella vita non è tutto regalato, anche se ti chiami Kevin Prince Boateng e sei un’icona del calcio: “Non ci ho pensato un attimo ad accettare la corte di Galliani e Berlusconi - dichiara il fantasista ai microfoni di Repubblica -, entrambi mi hanno portato dieci anni fa dal Portsmouth alla squadra più forte al mondo. Nella vita devi anche ripagare, mi hanno chiesto una mano e ho detto sì. Portare il Monza in A mi gasa come uno scudetto col Milan. Ora mi diverto, non c’è l’aria glamour della massima serie, mi sembra di rivivere le prime partite da professionista, mi rivedo ragazzino: in B conta solo il calcio, cose semplici e stadi normali”. Una battuta sul rigore sbagliato contro la Reggina, parato dal talento milanista Plizzari: “Ha fatto una gran parata, io non ho sbagliato niente nell’esecuzione e quando ho lasciato il mio piede pensavo di segnare.” Non poteva mancare il riferimento al Milan di oggi: “Non si può paragonare al nostro di dieci anni fa, eravamo fenomeni, quella di oggi è una squadra coesa è strutturata bene, ognuno lavora bene per l’altro con atteggiamenti positivi. Agli avversari è una squadra che fa paura. E poi quando vedi Ibra esultare dalla tribuna dopo un gol significa che lo spirito collettivo è quello giusto. I rossoneri giocano il miglior calcio d’Italia con calciatori poco noti: Saelemakers, ad esempio, non sapevo proprio chi fosse, ma con la Fiorentina ha fatto una partita perfetta”. Con quale ex compagno vorrebbe giocare Boateng? “Ronaldinho, era il calcio, mi ha fatto innamorare di questo sport, anche se ero già professionista, per me è il più forte di tutti i tempi, non c’è stadio in cui non sia applaudito e farebbe ancora oggi la differenza”.