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Brescia, notte di scontri. Parte della tifoseria non accetta la serie C

Brescia, notte di scontri. Parte della tifoseria non accetta la serie C - immagine 1
Scontri e violenze dopo il playout con il Cosenza. La retrocessione è vissuta come un incubo anche se c'è una speranza di ripescaggio
Redazione PadovaSport.TV

Una coda folle dopo lo spareggio di fuoco con il Cosenza. Il Brescia sprofonda in Serie C dopo 38 anni ma deve fare i conti anche un pesantissimo post partita: otto poliziotti e due steward feriti, cinque auto danneggiate. In totale sono cinque i tifosi fermati al momento, ma gli inquirenti stanno passando al setaccio tutte le immagini disponibili per individuare altri responsabili dei disordini. Nel mirino della tifoseria il presidente Cellino, già oggetto di cori e striscioni.

Il patron sembra ormai deciso a vendere il club, come si legge oggi sulla Gazzetta dello Sport. Ma con quale appeal economico viste queste premesse? In città, comunque, c’è ancora un minimo di speranza di evitare la Lega Pro, legata alle vicende della Reggina e della sua battaglia in tribunale per salvare il club dai debiti, dopo che l’Agenzia delle Entrate (che attende i 15,4 milioni di tasse accumulate fino a dicembre 2022, più quelle del 2023) si è opposta al piano di ristrutturazione.


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