Il caso

La tifoseria del Bari ordina, il Südtirol obbedisce: Masiello rimane a casa

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L'esperto difensore centrale non sarà convocato, salvo sorprese. La società altoatesina si piega al volere dei tifosi pugliesi

Redazione PadovaSport.TV

Un passato che torna a bussare molto forte, nonostante il conto con la giustizia sportiva sia già stato saldato: il difensore del Südtirol Andrea Masiello domani non seguirà la squadra a Bari, dove sarebbe tornato dopo undici anni, per ragioni di «opportunità» visti gli insulti e le minacce arrivate dalla Puglia.

I tifosi del Bari si erano segnati questa data sin dal giorno in cui Masiello aveva firmato per il Südtirol. Al varo del calendario, il 12 novembre era solo il sabato della sfida contro un’altra neopromossa, dal 5 settembre (quando lo svincolato difensore 36enne ha firmato il nuovo contratto) è diventato il giorno della resa dei conti. A Bari aspettavano il protagonista di uno degli scandali più dolorosi del calcio italiano, il calcio-scommesse del 2011. Non l’unico, per carità. In tanti si sono venduti le partite, ma lui agli occhi dei tifosi ha commesso un reato imperdonabile, vendendosi la partita più attesa. Derby Bari-Lecce del 5 maggio 2011, penultima giornata, Bari già retrocesso, Lecce che vincendo ha festeggiato la salvezza in A. Una vittoria taroccata da Masiello, che con un’autorete ha sigillato lo 0-2.

La Gazzetta: l'ordine (eseguito) da Bari a Bolzano

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La Gazzetta dello Sport oggi commenta così l'episodio, che fa riflettere:

Un altro passo, verso il basso, nel perverso rapporto tra società e tifosi. Avevamo già visto giocatori emarginati nelle loro squadre per il volere delle curve, ma stavolta si parla di un calciatore che - se confermato - non parteciperà a una trasferta perché indesiderato dai tifosi avversari. Undici anni fa Andrea Masiello fece apposta un autogol contro il Lecce e a Bari non l’hanno perdonato. Quell’episodio è stato poi centrale nella squalifica di 2 anni e mezzo che il difensore ha finito di scontare nel 2015. Ha ammesso, ha pagato. Eppure per lui il passato non passa. Non può mettere piede a Bari come se fosse un territorio indipendente e non un luogo dove valgono le leggi della Repubblica italiana. A Bari i tifosi ordinano e nella lontanissima Bolzano ubbidiscono. Possibile? Purtroppo sì.

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