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Milan-Verona, Volpati tra passato e presente: “Quel mio assist a Elkjaer… E domani su Ibra dovrà andare il centrale”

Milan-Verona, Volpati tra passato e presente: “Quel mio assist a Elkjaer… E domani su Ibra dovrà andare il centrale”

Milan-Verona riporta alla mente grandi sfide del passato. Tra i protagonisti di quegli anni, nei gialloblu, c’era Domenico Volpati, classe ’51. “Ricordo un incontro, l’anno successivo allo scudetto, al Bentegodi, grazie ad...

Redazione PadovaSport.TV

Milan-Verona riporta alla mente grandi sfide del passato. Tra i protagonisti di quegli anni, nei gialloblu, c'era Domenico Volpati, classe '51. "Ricordo un incontro, l'anno successivo allo scudetto, al Bentegodi, grazie ad un mio assist per Elkjaer - racconta l'ex centrocampista dell'Hellas a Telearena - Ho la foto (vedi qui sopra, riportata oggi da L'Arena) e c’è un giovanissimo Maldini che mi rincorre. Col Milan andavamo bene in quel periodo. Più ostica era far quadrare i conti con l’Inter». Ma la partita di domenica sarà davvero tosta per la squadra di Juric. «Lui ha dimostrato di essere un allenatore intelligente perché il suo calcio è equilibrato», spiega Volpati. «Ci si difende tutti insieme e si cerca la superiorità numerica in attacco, anche nell’emergenza il modo di stare in campo non cambia perché ormai è insito nel dns di questa squadra. Si è creato un senso di appartenenza al gruppo che ti fa dare quel qualcosa in più quando serve». Su Barak: "Mi ha veramente stupito - confessa - non lo conoscevo molto bene, devo essere onesto. Se uno con la sua qualità avrebbe potuto far parte di quella rosa scudettata? Beh, avrebbe avuto la vita molto dura eh - se la ride Volpati - Guardate che gente come Bruni e Di Gennaro avevano una tecnica sopraffina... Ecco, al limite Barak se la sarebbe potuta giocare con me, però io avevo altri compiti in campo». E chi se lo marca allora uno come Zlatan Ibrahimovic? «Nel modo di giocare di Juric il centrale c’è, sarà compito suo prendersene cura - spiega Volpati - Certo, è bello vedere che il mio Hellas mette in campo anche parecchi italiani. E pure giovani. È una squadra molto equilibrata e sono sicuro che a San Siro venderà cara la pelle".

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