Vodka, caviale, piscine, champagne, pranzi e cene luculliane. A seguire il profilo Instagram di Carlo Gervasoni (sì, proprio lui) viene da pensare che, forse, un po' di pecunia l'ex difensore-scommettitore l'abbia messa da parte, prima di ritirarsi definitivamente dalle scene calcistiche. In realta non è proprio così: il grande pentito del calcio italiano oggi lavora per una società torinese che tratta beni di lusso. Chiuso dunque ogni rapporto con il mondo del pallone (a differenza di altri suoi colleghi che, dopo aver scontato la pena, hanno indossato nuovamente gli scarpini). Nella sua ultima intervista, Gervasoni ha dichiarato di aver truccato 12 gare direttamente dal campo, più una quarantina pilotate attraverso altri calciatori. L'ex difensore di Piacenza e Albinoleffe, per evitare il carcere, ha in seguito pienamente collaborato con la giustizia sportiva, fornendo prove decisive agli inquirenti per proseguire la maxi-inchiesta sulle partite truccate, che partiva da Singapore e arrivava fino alla cellula bolognese (Sartor, Signori) e al cosiddetto “clan degli zingari” (Gegic, Ilievski). Proprio per questo Gervasoni è stato completamente isolato dal calcio italiano, e in molte delle strategie difensive dei coinvolti si è parlato di inattendibilità delle sue dichiarazioni.
mondo biancoscudato
La nuova (bella) vita di Gervasoni. Ma il calcio italiano lo ha isolato
Nei prossimi giorni attese le prime sentenze della maxi-inchiesta di Cremona. Il grande pentito intanto ha completamente cambiato vita
A che punto è l'inchiesta. C'è grande attesa soprattutto per la sentenza che riguarda Antonio Conte, che arriverà nei prossimi giorni (visto il rito abbreviato richiesto dallo stesso ct azzurro). Dopo la richiesta di sei mesi di reclusione e ottomila euro di multa, da parte del Pm Roberto Di Martino, proprio oggi, 11 maggio, verrà data parola alla difesa.
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