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Padova al Plebiscito, il Comune stanzia i primi tre milioni

Ecco i primi 3 milioni per il calcio al Plebiscito. Ieri mattina la giunta Bitonci ha sottoscritto il primo documento concreto per trasferire i biancoscudati dall’Euganeo, approvando una delibera che inserisce il progetto preliminare relativo...

Redazione PadovaSport.TV

Ecco i primi 3 milioni per il calcio al Plebiscito. Ieri mattina la giunta Bitonci ha sottoscritto il primo documento concreto per trasferire i biancoscudati dall’Euganeo, approvando una delibera che inserisce il progetto preliminare relativo all’adeguamento normativo dello stadio del rugby, e del comparto urbanistico contiguo, nel programma triennale dei lavori pubblici. Questo vuol dire che il progetto esiste, ed è stato realizzato dall’architetto Massimiliano Pagnin del settore Edilizia Pubblica e Impianti Sportivi di Palazzo Moroni, con tanto di relazione illustrativa, quadro economico, elaborati grafici e documentazione fotografica. Dei 3 milioni previsti, ne verranno spesi circa 800mila per lavori edili, parcheggi, allargamento stradale, attrezzature, impianti, oneri per la sicurezza e opere stradali. Altrettanti serviranno per gli espropri, che dovranno essere fatti proprio per realizzare i parcheggi, mentre il resto, circa 1.3 milioni, andrà a coprire le spese per ristrutturare le tribune, gli impianti, l’arredo, le attrezzature e gli spogliatoi. La fase più dura per portare a termine il progetto del sindaco, e permettere al Calcio Padova di giocare al Plebiscito il prima possibile, sarà proprio quella degli espropri (767mila euro la cifra messa in conto) dei terreni privati a ridosso della struttura. Uno di questi è quello confinante con il campo di calcio (dove ad ottobre si è svolto l’Oktober Festival) e di proprietà della famiglia Barbiero, che gestisce le piscine del Plebiscito dagli anni ’80. In quell’area dovrebbero essere realizzati un secondo ingresso da via del Bigolo e alcuni parcheggi, che poi andrebbero ad unirsi a quelli già esistenti al Palaghiaccio e ad altri ancora, che dovrebbero essere ricavati dove oggi c’è la stazione di servizio “Esso”, su via del Plebiscito. Metà dei 3 milioni stanziati dall’amministrazione servirà, invece, per mettere a norma lo stadio. «I locali che si trovano sotto la tribuna ovest: biglietteria e spogliatoi per le gare agonistiche con i relativi servizi igienici, infermeria e sala-stampa, necessitano di una ristrutturazione integrale”, si legge nella delibera, “e anche i sistemi di sorveglianza e di sicurezza risultano obsoleti o addirittura mancanti”. E poi un accenno alle tribune: “Va considerato il recupero e la messa a norma delle tribune esistenti e dei locali sottostanti, ed infine dovrebbero essere completate le tribune realizzando quelle a nord e a sud”. Questo primo passaggio è fondamentale per mettere in moto l’iter che, stando alle promesse di Bitonci, dovrebbe portare il Padova a disputare il prossimo campionato al Plebiscito. Tutto questo in attesa che Bergamin e Bonetto presentino il progetto del nuovo stadio.