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Bassano, Bertotto: “Mai più l’arrendevolezza vista a Pordenone”. E Rosso saluta D’Angelo: “Un signore”

«Per me è un grande onore essere in questa società, una grande opportunità professionale in una società di punta della categoria. Il mio primo obiettivo è restituire serenità e consapevolezza alla squadra e all’ambiente. Con la...

Redazione PadovaSport.TV

«Per me è un grande onore essere in questa società, una grande opportunità professionale in una società di punta della categoria. Il mio primo obiettivo è restituire serenità e consapevolezza alla squadra e all'ambiente. Con la proprietà e il direttore Seeber ho subito rintracciato condivisione innanzitutto umana e comunità d'intenti". Sono le parole di Valerio Bertotto, nuovo allenatore del Bassano. "Sono felicissimo di essere qui . ha detto in conferenza stampa - ho già svolto tre allenamenti coi ragazzi e a loro ho detto che gli davo un giorno e mezzo di tempo per purificarsi delle tossine di questi momenti e poi di ripartire subito. Ho trovato una formazione che per molti mesi ha fatto bene e ora il percorso si è un po' incagliato. La società mi ha chiesto di fare il mio lavoro e di farlo bene – rimarca Bertotto – mettendo in pratica le mie idee di calcio. La richiesta fondamentale che mi ha formulato la proprietà è di riprendere il nostro cammino precedente. Quello che non deve più accadere, piuttosto, è l'arrendevolezza che ho visto a Pordenone". E Stefano Rosso, il presidente, ha voluto salutare così il tecnico uscente Luca D'Angelo: "Non era nelle nostre intenzioni cambiare allenatore  poi il susseguirsi degli eventi ci ha portato a questa decisione. Non siamo mai stati una società mangiallenatori, anzi i nostri principi di solito vanno in direzione contraria. Giusto iniziare però coi ringraziamenti dovuti a D'Angelo, un professionista e un gran signore".

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