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Campodarsego, il dg Gementi: “Resto? Da parte mia non c’è problema ma dobbiamo trovare sintonia sui programmi futuri”

Un’annata come quella fin qui disputata in pochi potevano aspettarsela: all’esordio in serie D il Campodarsego ha tenuto testa a una corazzata come il Venezia per quasi tutto il campionato vivendone metà da capolista. Ora nonostante la...

Tommaso Rocca

Un’annata come quella fin qui disputata in pochi potevano aspettarsela: all’esordio in serie D il Campodarsego ha tenuto testa a una corazzata come il Venezia per quasi tutto il campionato vivendone metà da capolista. Ora nonostante la formazione biancorossa sia ancora in corsa per il primato in classifica (cinque i punti di distacco dai lagunari) si inizia a pensare al futuro per non disperdere quanto di buono è stato fatto finora. Nei giorni scorsi il presidente Daniele Pagin aveva dato per scontata la conferma del dg Attilio Gementi, tra i principali artefici della straordinaria annata del Campodarsego, il quale interpellato dal Gazzettino ha fatto sapere: «Mi fa immenso piacere che il presidente voglia ripartire dal sottoscritto. Ne abbiamo parlato anche sabato: per quanto riguarda la mia posizione non c'è alcun problema, dobbiamo invece risintonizzarci su quali sono i programmi futuri perché dopo due annate così importanti bisogna capire quali obiettivi si può porre ancora una società come il Campodarsego, che in serie D è comunque una delle migliori. Nei prossimi giorni ne discuteremo».

Il rapporto tra i due è ancora ottimo ma per il direttore generale non sembrano mancare le sirene provenienti da altre società, anche importanti e ambiziose come ad esempio Mestre e Luparense: «Voci se ne sentono tutti i giorni, non solo su di me, anche se mi fa piacere se qualcuno si è accorto del lavoro che è stato fatto. Detto questo, sono in una società che mi auguro voglia crescere ulteriormente. E se con la società condivideremo i programmi, sarei felicissimo di portare avanti il mio lavoro. Al Campodarsego sto benissimo, è una società importante sotto tutti i punti di vista soprattutto su quello umano, e vorrei rimanere qui. Ma ci devono essere i presupposti per poter migliorare ciò che abbiamo fatto finora».

Intanto c’è ancora da portare a termine una stagione che comunque vada a finire sarà state esaltante, poi dunque si parlerà di futuro, anche per quanto riguarda la panchina biancorossa: «Il discorso relativo all'allenatore non è stato accennato, è tutto rimandato a fine campionato. Ora c'è da concentrarsi sulle ultime cinque partite, a cominciare da quella di domenica: è fondamentale vincere con il Levico per guadagnare punti su Este o Venezia che giocano lo scontro diretto. È un peccato avere buttato via qualche punto nelle ultime cinque-sei giornate, ma i giochi sono ancora aperti».

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