Diretti, anzi direttissimi. Mai come prima d’ora, la decima giornata di ritorno di serie D mette di fronte le squadre padovane che vi partecipano a degli scontri da “dentro o fuori”, il cui esito potrebbe condizionare pesantemente il cammino da qui al termine della stagione.
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Equilibri da spezzare in serie D
Delicatissime sfide in chiave playoff per Thermal, San Paolo ed Este contro Mezzolara, Triestina e Montebelluna.
Tre punti fondamentali sono in palio, innanzitutto, a Monteortone, dove il Thermal Abano riceverà la visita del Mezzolara (arbitro Affatato di Domodossola). I padroni di casa sono reduci da tre sconfitte consecutive contro formazioni di medio alta classifica, l’ultima delle quali – a Lucca – ha fatto scivolare i rossoverdi fuori dalla zona playoff per la prima volta dall’inizio del torneo.Al contrario, i bolognesi vengono da un’invidiabile striscia di sei successi consecutivi che hanno permesso a capitan Fabio Bazzani e compagni di raggiungere il quarto posto in graduatoria, a 11 lunghezze da una Correggese che pare ormai irraggiungibile ma a +5 proprio sui termali, sesti e quindi primi degli esclusi dalla post season.Basandosi sul risultato dell’andata (vittoria dei padovani per 4-2) e sulle statistiche che individuano gli ospiti come uno dei migliori attacchi del girone, senza dimenticare che il segno X finora non è mai uscito in una gara al “Comunale”, è facile attendersi una partita spettacolare, nella quale Volpato e compagni dovranno dimostrare di non aver finito la benzina che, da neopromossi, li ha portati per molti mesi ad incarnare il ruolo delle rivelazione e che, se debitamente miscelata con qualche vittoria potrebbe facilmente riportare i termali nel novero delle prime cinque. Un risultato che resterebbe di assoluto prestigio per una compagine societaria che – è bene ricordarlo – la scorsa estate ha rischiato di sparire ancora prima di poter disputare la sua prima annata in D.
Passa senza dubbio dal “Plebiscito” di Padova anche la stagione di San Paolo e Triestina, che domani si affronteranno agli ordini del signor Garofalo di Torre del Greco, pur essendo lo sguardo di entrambe rivolto più verso il basso che verso le zone nobili della classifica.Con 34 punti all’attivo, infatti, le due sfidanti si trovano proprio in centro alla graduatoria, a 7 punti dai playoff ma anche a +6 dai playout, incubo da evitare per ambedue, dato che a questo punto la salvezza è l’obiettivo più realistico da conseguire al più presto. È altrettanto vero, però, che domani il calendario propone alcuni importanti scontri diretti che riguardano sia la quinta che la tredicesima piazza e che, a sette turni dal termine, potrebbero rimettere pesantemente in discussione tutti gli equilibri.Proprio per mettersi al riparo in caso di esiti inaspettati e poco favorevoli degli altri incontri, patavini e friulani dovranno lottare per ottenere una vittoria che per i primi porterebbe a tre il conto degli hurrà interni consecutivi dopo quelli contro Pordenone e Giorgione mentre per gli ospiti manca fuori casa dall’8 dicembre.Da segnalare che a mister Masitto mancheranno gli squalificati Piaggio e Poletti, mentre sul fronte alabardato potrebbe fare la sua prima apparizione ufficiale il nuovo patron Mehmeti, che proprio in settimana ha rilevato la gloriosa società, una delle tante nobili decadute che popolano i gironi di quinta serie.
Più diretto di così non potrebbe essere nemmeno il confronto tra Montebelluna ed Este (arbitro Dalla Palma di Milano), in cui è in palio l’ultimo posto disponibile in zona playoff. Attualmente in vantaggio sono i padovani (41 a 36), che però fuori casa non vincono dalla prima uscita del 2014 e anche internamente hanno ripreso a balbettare come nella prima metà del girone d’andata, arrivando ad offrire prestazioni scialbe come quelle culminate nell’1-1 con la Fersina o nel ko di misura di sette giorni fa con la Sacilese, intervallate dagli stop patiti, in extremis ma colposamente, a Trissino e San Vito.Proprio la discontinuità e le inspiegabili amnesie sono gli aspetti che più preoccupano della truppa di Zattarin: una squadra che per potenziale poteva e doveva tranquillamente ambire al terzo posto – avendo dimostrato di potersela giocare anche con le corazzate Marano e Pordenone – e che invece rischia di gettare via anche la possibilità di partecipare ai playoff. Un’appendice forse mai come quest’anno inutile, vista la riforma che coinvolgerà la Lega Pro in estate, e dispendiosa economicamente ma certamente fonte anche di prestigio per la società e gli atleti che vi partecipano.E proprio su questo fattore motivazionale ha innestato il suo fin qui ottimo lavoro il tecnico dei biancoblù Daniele Pasa, dimostratosi abilissimo formatore prima ancora che allenatore con la truppa di giovanissimi che gli è stata affidata e che, pur tra comprensibili errori dovuti all’inesperienza della rosa, sta conducendo al traguardo salvezza. Questa sfrontatezza tipica dei ragazzi, la stessa che ha permesso ai baby trevigiani di espugnare il “Nuovo Comunale” all’andata, potrebbe quindi essere la chiave per regalare al “Monte”, uno dei migliori vivai del nord Italia, un traguardo prestigioso come la qualificazione ai playoff.
Questo il quadro completo del girone C: Dro-Belluno, Ripa Fenadora-Tamai, Monfalcone-Sanvitese, Pordenone-Trissino, Sacilese-Fersina, Marano-Giorgione, Mezzocorona-Vittorio Veneto.
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