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Tonazzo, battuta Milano (con fatica)

L’equilibrio, sì. Ma, più ancora, a balzare agli occhi sono la capacità di Orduna di far girare i suoi uomini e stravincere il duello con Boninfante, il braccio pesante di Giannotti, tornato ai suoi livelli dopo un paio di prestazioni non da...

Redazione PadovaSport.TV

L’equilibrio, sì. Ma, più ancora, a balzare agli occhi sono la capacità di Orduna di far girare i suoi uomini e stravincere il duello con Boninfante, il braccio pesante di Giannotti, tornato ai suoi livelli dopo un paio di prestazioni non da lui, l’esplosività di Berger e Cook, i muri eretti da Volpato e le difese di Balaso, col solo Averill un po’ sotto tono. C’è il loro marchio dietro la vittoria conquistata dalla Tonazzo nel posticipo di ieri sera in casa della Revivre Milano, successo che consente al sestetto padovano di andare ad affiancare la Cmc Romagna al nono posto a quota 9, a +5 su Piacenza e a +7 sugli stessi meneghini. Guarda caso le tre rivali battute in questa stagione: come a dire che, quando l’avversario era alla portata, gli uomini Baldovin hanno sempre - o quasi - fatto il loro dovere. UNA MARATONA. In campo i sestetti sono quelli annunciati, con Baldovin che tiene ancora Quiroga in panca, preferendogli Berger, in grado di assicurare più solidità in seconda linea. Nelle file della Revivre in regia c’è Boninfante, da poco “scambiato” con lo scontento Sottile, volato a Latina. Il problema padovano nel primo set è sempre il solito: la battuta. Fondamentale, questo, in cui gli uomini di Baldovin faticano tremendamente a trovare continuità di rendimento. Succede così che la Tonazzo guidi il set dall’inizio sino ai vantaggi. E lì parte una lunghissima sequenza di occasioni sprecate, con i padroni di casa che hanno bisogno di otto set-ball per incamerare il parziale, mentre Padova non sfrutta i suoi cinque, mangiandosene tre dalla linea dei nove metri e vanificando così l’istinto da “killer” di Giannotti, puntuale nello sfruttare ogni opportunità avuta dal 23 pari in poi. Dal canto loro, i padroni di casa proprio al servizio sono stati in grado di far male, terminando la frazione con 6 ace (a zero), fra cui quello di Skrimov che ha regalato il 38-36. LA FIDUCIA. Lasciarsi sfuggire un set a quel modo in genere ha conseguenze deleterie, se non altro per il morale. Invece, capìta l’antifona, in quello successivo Orduna e soci evitano di tirarla per le lunghe e piazzano a metà dell’opera l’allungo giusto, con il solito Giannotti che non pesca ace, ma scava il break che permette ai suoi di issarsi sul 14-18, quattro lunghezze che gli ospiti difendono sino alla fine senza ambasce. E quando, nel terzo set, i due sestetti procedono a braccetto ancora ai vantaggi facendo nuovamente temere il peggio, ecco che invece la lezione viene messa a frutto, nel segno di Volpato: è il centrale vicentino a guadagnarsi il primo set-point con una “veloce” ed è ancora lui a sfruttare il quinto (contro zero dei milanesi), con un muro vincente. A quel punto la Tonazzo sembra prendere in mano il match, tanto da portarsi sul +7, sul 9-16, nel quarto parziale. Tutto chiuso? Macché. La coppia bulgara Skrimov-Milushev riporta sotto la Revivre. Ma, nell’affanno del recupero, Milano sbaglia di più, pagando pegno. 1-3. E domenica si chiude il girone d’andata alla Kioene Arena, contro Modena, squadra decisamente meno alla portata di Milano, ma vuoi mettere lo spettacolo?