parola di tifoso

PDT: CALCIO-BUSINESS? SOLO SULLA NOSTRA PELLE!

Le emozioni, la passione, le parole di un grande tifoso del Padova. Sempre in Curva Fattori, sempre in trasferta. "Parola di tifoso" (PDT) è lo spazio dedicato al tifo biancoscudato, quello vero. Senza filtri.

Redazione PadovaSport.TV

IL PARERE DEI TIFOSI. Prima di cominciare, diamo spazio alle mail dei tifosi che ci arrivano sempre più numerose:LUCA: ovvio che fa schifo il cerchioscudo, ovvio che rivogliamo il nostro Scudo, ovvio che vogliamo qualche intervento sul quello (chiamiamolo così) stadio, ovvio NO ALLA TESSERA! Pur nella tua stringatezza caro Luca, hai toccato un punto importante, che non è altro che il prodotto di tutto ciò a cui dici no (giustamente): di base, manca sempre il rispetto per i tifosi! Siamo noi i veri "padroni" del calcio, ma siamo sempre trattati come l'ultima ruota del carro...RENATO: Sono a favore del mantenimento del vecchio scudo crociato indossato dalla più gloriosa squadra che Padova abbia avuto, quella mitica allenata da Nereo Rocco. Per quanto riguarda lo stadio, l’Euganeo fa letteralmente schifo, ma purtroppo temo che per altri 50 anni ce lo dovremo tenere; speriamo che almeno possa essere adeguatamente migliorato. Saluti e forza Padova.Caro Renato, io ti assicuro che mi accontenterei di un miglioramento tangibile dell'Euganeo, e lo spazio per un miglioramento c'è, senza per forza dover aspettare cinquant'anni. Quello che manca è la volontà: siamo in una città dove vengono spesi fior di quattrini per sistemare una pista d'atletica INUTILE, dove vengono spesi fior di quattrini per un'INUTILE ristrutturazione del Colbacchini, dove viene operata una ristrutturazione INUTILE di un Palasport (il San Lazzaro) che probabilmente nella mente di chi l'ha ristrutturato deve ospitare concerti e non partite di basket e di pallavolo (e la triste fine delle squadre cittadine di basket e pallavolo, che pure negli anni '90 avevano ottenuto discreti risultati, è sotto gli occhi di tutti; ennesimo prodotto dell'incuria sportiva della Giunta Zanonato), e (dulcis in fundo) dove viene costruito un palaindoor INUTILE per poi essere bloccato in quanto "sono finiti i soldi" (Ma che strano!). Volete dirmi che i soldi per sistemare l'Euganeo non ci sono? Perchè non ne raccontano un'altra?TINO 1999: Alla cordiale attenzione della "Padova Bene", riguardo alla questione dello stadio avrei un quesito da porvi: ultimamente ho appreso dai giornali che il San Paolo e l'Albignasego formeranno una sola società, il San Paolo Padova, la quale militerà nel campionato Nazionale Dilettanti. E fin qui tutto bene. La cosa che mi ha lasciato sbalordito è il fatto che la neonata società patavina disputerà le gare interne presso lo stadio Plebiscito, infrastruttura di proprietà del Comune di Padova. Il Plebiscito, stadio da più di 9 mila spettatori, personalmente lo reputo uno stadio adatto per il calcio. Senza pista d'atletica, tribune coperte, situato in un'ottima location. Alcune migliorie, come la costruzione delle curve, lo renderebbero a mio avviso un gioiellino da 15 mila spettatori circa, molto simile al Giglio di Reggio Emilia. Fatta questa premessa, ti rivolgo il mio quesito: non sarebbe il caso di lasciare perdere una volta per tutte il discorso relativo alla ristrutturazione dello stadio Euganeo a favore di uno spostamento delle gare interne del Calcio Padova presso il Plebiscito? Penso che sia palese che l'attuale amministrazione comunale non abbia la ben che minima idea di fare ristrutturare l'Euganeo. Aspettare quattro anni una nuova amministrazione che, forse, prenderà a cuore la questione stadio mi sembra un' inutile perdita di tempo. Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti. Caro Tino, la tua proposta è indubbiamente interessante, ma mi viene da porti una controdomanda: cosa ce ne faremmo a questo punto dell'Euganeo e dei soldi spesi per costruirlo? Il Plebscito è decisamente uno stadio migliore dell'Euganeo anche per il Calcio, e non sarebbe male l'idea di renderlo il nuovo stadio del Calcio Padova. Ma mi sembra evidente che a questo punto avremmo un impianto inutilizzato in città. Quanto all'amministrazione comunale, mi permetto di correggerti: non è vero che l'attuale giunta non ha a cuore la ristrutturazione dell'Euganeo; in realtà è un discorso molto più ampio, in quanto non hanno proprio a cuore il Calcio Padova, e se guardi qualsiasi mossa e qualsiasi parola pronunciata da Zanonato nel corso degli anni è sempre stata "contro" il Padova (Dalla tifoseria che non rappresenta la città alla famosa e per conto mio passata anche troppo inosservata "Cestaro molla il Padova? Non è un problema che mi riguarda...", e perchè vogliamo ricordarci "avete la società che vi meritate!" ai tempi di Viganò?), questo al di la delle parole di circostanza dei suoi adepti (su tutti Sinigaglia) che cmq per ragioni "elettorali" non possono ignorare del tutto la prima squadra sportiva cittadina...Detto questo, è ovvio che ci vorrebbe anche l'interessamento della Società Calcio Padova per la questione stadio. Ed io non ho mai sentito UNA volta, dico UNA un singolo dirigente che spendesse una parola in favore di questa battaglia che i tifosi hanno fatto propria. Anzi, li vedo molto concentrati nello studiare cervellotici loghi che fanno schifo ai tifosi, nel cancellare dai loro siti messaggi che non siano in linea col loro pensiero e nel tempo libero, a incidere dischi o a farsi corteggiare dal vincitore di turno del GF. Penso, e spero, che presto vogliano tornare coi piedi sulla terra e scendere a livello di noi comuni mortali...Ricordo a tutti che potete inviare le vostre opinioni a lapadovabene@hotmail.itIL LOGO DELLA DISCORDIA. La questione del nuovo logo del Calcio Padova non è passata inosservata. Un sondaggio lanciato dal forum "Padovanità" ha portato il 100% di preferenze al vecchio scudo, simbolo storico del Padova. Un altro sondaggio lanciato da "Padova Sport " invece vede un 65% sempre favorevole al vecchio simbolo. Domanda: su che basi Gianni Potti insiste a dire che il nuovo logo "piace ai tifosi"? Se lo è sognato di notte? O gli ha suggerito la risposta il suo amico Peter Paul Eberle?Sul sito ufficiale poi arriva la risposta dell'addetto stampa Candotti, che riporto integralmente:Torniamo sul tema del nuovo logo,visto che ha appassionato molti tifosi. Cerchio si, cerchio no, cerchio perché. Prima del 2009 c’era lo scudo con scritto Calcio Padova 1910 nella fascia bianca a destra. Con il Centenario si è voluto fare un omaggio alle origini della società biancoscudata inscrivendo dentro allo scudo... le lettere A.C.P. come nelle primissime maglie di inizio ‘900. Nessuna rivoluzione quindi, piuttosto un ritorno al passato. Veniamo al cerchio. Il Padova sostiene che il fatto di inscrivere lo scudo nel cerchio, oltre a rendere il logo più moderno, sta a simboleggiare i primi 100 anni di storia della società. Un cerchio che è iniziato il 29 gennaio 1910 e che si è concluso quest’anno. Non tanto quindi una trovata di marketing, ma una modifica voluta per esprimere l’ingresso del Padova nel prestigioso circolo dei club centenari. Tanti tifosi criticano il nuovo logo dicendo che non vogliono sentirsi chiamare “cerchioscudati” o “biancocerchiati” in base al nuovo simbolo. Così per scrupolo siamo andati a vedere quello che succede in casa d’altri. Ecco tre esempi di come sono cambiati i loghi in tre società centenarie. Come lo scudo del Padova, nella storia della Lazio l’Aquila è stata spostata, ridisegnata e a volte eliminata www.youtube.com/watch?v=5TU3v6F6i7wPer rimanere in tema di volatili, nel Palermo l’aquila è comparsa solo negli anni ’30 ed è stata rappresentata dentro scudi, quadrati, cerchi, scudetti senza perdere la sua identità. Stessa cosa per l’Inter che ha avuto 12 loghi. Quadrati, circolari, oblunghi, a forma di scudetto. Negli anni è sparito il biscione, così come le lettere IFCM che sono state abbandonate e poi riprese.Massimo CandottiUfficio stampa Calcio PadovaPreso atto (e che, non lo sapevo!?!) che molte società hanno stravolto i loro loghi storici, mi limito a citare tre esempi contrari, tutti presi da Wikipedia: Genoa.Per diversi anni il Genoa non cucì sulle maglie rossoblu nessuno stemma mentre su documenti e tessere come simbolo utilizzò quello cittadino composto da due Grifoni che reggono lo scudo con dentro la croce di San Giorgio. Il simbolo che per primo compare sulle maglie rossoblu è simile a quello tuttora usato con l'unica differenza che il Grifone guardava verso destra. Alcune varianti compaiono nel periodo fascista quando il Grifone regge il fascio littorio e negli anni ottanta quando viene utilizzata una testa di Grifone con corpo blu (soprannominata dai tifosi "il gallinaccio"). Ancor oggi la squadra ed i sostenitori si fregiano rispettivamente degli appellativi di Grifo e Grifoni.

Sampdoria.Il simbolo della squadra è composto da una silhouette nera raffigurante il volto di un tipico pescatore genovese stilizzato con barba, berretto caratteristico, pipa e capelli al vento. Tale figura, chiamata in dialetto genovese baciccia, è posta all'interno di un fascio di strisce blucerchiate poste in diagonale.

Roma. L'attuale logo della Roma è il restyling del primo stemma, quello che la società adottò dalla sua fondazione fino alla fine degli anni settanta. Infatti nel 1978, l'ultimo anno di Anzalone alla presidenza della squadra, durante un'amichevole internazionale la Roma si trovò a giocare in trasferta negli Stati Uniti, contro i New York Cosmos. I dirigenti giallorossi notarono che in America lo sport viaggiava su alti livelli, trainato dal merchandising, la vendita dei prodotti legati alla squadra.[76] Prima di allora lo stemma non era un marchio registrato e le magliette non erano messe in vendita nei negozi specializzati; si decise, così, di creare un ufficio per la pubblicità, diretto dal famoso grafico Piero Gratton, che realizzò il nuovo logotipo per la società giallorossa, da cui partire per poter creare una serie di prodotti per la vendita legati ad esso.[77] La lupa capitolina non poteva essere registrata come marchio, così venne creato il celebre lupetto nero stilizzato con l'occhio rosso, che spesso compariva incorniciato da due cerchi concentrici giallo-rossi. Insieme al lupetto venne creato anche un secondo logo, un "R" stilizzata, giallo rossa e nera ma, a differenza del più celebre lupetto, non ebbe molta fortuna. Il lupetto ha accompagnato le maglie giallorosse fino alla stagione 1996-1997. Il 20 luglio 1997, grazie ad un accordo con il Comune di Roma, venne concesso un permesso speciale alla società capitolina per poter utilizzare il simbolo della lupa e riproporre, così, una nuova versione dello stemma, ispirato a quello originale che aveva caratterizzato la società dagli albori fino agli anni settanta. Venne così creato l'attuale simbolo della società. Per la stagione 2009-2010, la società ha deciso di rispolverare il lupetto nero, riproponendolo al posto dello stemma ufficiale sulla terza divisa da gara nera, sulle tute e le maglie da allenamento.Insomma, tutto questo per far capire che le scelte di marketing dovrebbero stare attente a quelli che sono i gusti dei tifosi (da sempre legati alle tradizioni). Quelle di Potti invece tengono presente i gusti di Sky. Mistero.Penso che per quest'anno la frittata sia fatta. Lancio un appello: per l'anno prossimo torniamo al logo storico per piacere. Un appello lo lancio anche ai tifosi, o per lo meno a quelli che sono contrari a questo cambiamento grafico: non compriamo prodotti del Calcio Padova raffiguranti il nuovo logo. Debbono imparare a rispettarci ed a tenere conto dei nostri pareri. Frasi come "Il nuovo logo piace ai tifosi" quando tutto dimostra il contrario, sono una palese presa in giro!TESSERA DEL TIFOSO. Il 15 luglio verrà presentata la campagna abbonamenti del Calcio Padova. Pare che in sede di presentazione non si sia accennato minimamente alla Tessera del Tifoso, ed allora mi chiedo: si vuole fare una sorpresa a tutti i tifosi? O c'è dell'altro? Approfitto di questo spazio per ricordare alla Società Calcio Padova che l'adozione della Tessera del Tifoso non è obbligatoria per la campagna abbonamenti: ci sono società come la Juve o il Genoa che hanno si adottato la Tessera, ma che per l'abbonamento non la richiedono, uno si può abbonare liberamente anche senza sottoscrivere la Tessera. La Sampdoria invece, come abbiamo già visto, è venuta incontro ai propri tifosi consentendo una prelazione sulla vendita dei biglietti per il settore di Gradinata Sud a tutti i vecchi abbonati che non rinnoveranno.Rimango in attesa di vedere cosa combinerà il Padova, anche se rimango dell'idea che non abbinare l'abbonamento alla tessera sarebbe un'ottima dimostrazione di vicinanza ai propri tifosi (e non solo quando "fanno comodo" come ho molto spesso la sensazione...). Diversamente, non si lamentino di fare pochi abbonati. Io personalmente non sottoscriverò la tessera per nessun motivo, a costo di rinunciare all'abbonamento, e credo che non sarò l'unico!