parola di tifoso

PDT: Salvaguardiamo la nostra passione

Le emozioni, la passione, le parole di un grande tifoso del Padova. Sempre in Curva Fattori, sempre in trasferta. "Parola di tifoso" (PDT) è lo spazio dedicato al tifo biancoscudato, quello vero. Senza filtri.

Redazione PadovaSport.TV

LA POSTA DEI LETTORI. Oggi cominciamo dando spazio alla mail di un ragazzo di Castelfranco Veneto, tifoso dei biancoscudati, sempre presente in casa ed in trasferta:

Volevo con questa email sollevare una questione che non è mai stata analizzata finora, forse perchè almeno nel caso del Padova è un problema che riguarda pochissime persone di quelle che abitualmente frequentano la Fattori o lo stadio in genere. La questione Tessera del tifoso per i residenti fuori la provincia di Padova, e cosa questa può comportare, dato che le differenze potrebbero essere non di poco conto. Fermo restando che personalmente condivido la scelta di non fare la tessera, nel mio caso specifico, c'è un solo fattore che mi fa dubitare sul da farsi che è appunto il fatto di risiedere purtroppo fuori provincia di Padova. Questo perchè, cosi come già "comunicato" per seguire la squadra in trasferta ci si troverà ad andare in altri settori dello stadio diversi dal settore ospiti, e questa sarà una strategia sicuramente adottata da molte altre tifoserie.Come conseguenza quindi è ovvio che ci saranno delle ulteriori restrizioni da parte delle questure, che impediranno la vendita per qualsiasi settore ai non residenti nella città o nella provincia della squadra di casa, per evitare dei pericolosi mescolamenti. Questo per una persona che abita a Padova piuttosto che a Este o in qualunque altro punto della pronvicia di Padova non costituirà un problema per le partite casalinghe, però purtroppo per chi come me risiede in altra provincia, lo sarà e come in quanto non verrà data la possiblità di assistere nemmeno alle partite casalinghe della squadra. Senza contare che tale divieto verrà messo sopratutto per le partite piu "importanti" ammesso che ce ne siano alcune piu importanti di altre, tipo Atalanta Torino Vicenza ecc..... Fermo restando ovviamente che ognuno è libero di fare ciò che crede, mi auguro ci sia un apertura in questo senso da parte della Fattori, per chi come il sottoscritto ne condivide la protesta e intende seguire tutte le inziative che verranno proposte, ma si trova a dover fronteggiare una situazione se possibile ancor piu complicata. Forza Padova sempre!CastelfrancoCarissimo, pubblico la tua lettera augurandomi che qualcuno più competente di me possa darti una risposta completa. Ad ogni modo ti suggerisco un metodo: se dovesse capitare qualche partita in cui l’acquisto dei biglietti è riservato ai soli residenti in provincia di Padova, tu puoi benissimo far acquistare il biglietto da qualche tuo amico residente a Padova, e procedere poi con il cambio nominativo direttamente dal sito di Ticket One. E’ semplice, veloce e perfettamente legale: infatti non è previsto il divieto di cedibilità del tagliando, e soprattutto non è reato non ottemperare a una disposizione del Casms che, va ricordato, hanno il valore di “indicazioni” e non di “ordini” come spesso vengono fatte passare (il fatto che poi per quieto vivere tutti si adattino, all’italiana, è un altro paio di maniche…). E questo non lo dico io, ma una sentenza della Corte di Cassazione che ultimamente ha fatto annullare delle diffide a dei ragazzi di Bergamo e di Napoli che avevano partecipato a delle trasferte vietate per i tifosi ospiti. Per saperne di più vai a questo linkE ad ogni modo approfitto per ricordare a te ed a tutti i ragazzi che per motivi anche validi (come il tuo) sono insicuri, di non farsi la tessera: ci saranno altre novità per la stagione che va ad iniziare in termini di vendita di biglietti. Vi si chiede solo un po’ di pazienza e di tranquillità. E di non farvi l’abbonamento, ovviamente.Se avete dubbi, incertezze sulla Tessera del Tifoso, o se volete semplicemente dire la vostra in merito a uno dei tanti temi, scrivete a: lapadovabene@hotmail.itNECESSARIO PRECISARE. Con l’uscita della Tessera del tifoso padovana e la netta presa di posizione della Fattori, si sono moltiplicate anche le incertezze di tutti quei ragazzi che da una parte vorrebbero star vicini alla Curva, dall’altra sono dispiaciuti di dover rinunciare all’abbonamento. A tutti questi ragazzi vorrei spiegare un concetto, ovvero che chi si tessera va contro la Fattori ed il tifo biancoscudato. Tutti siamo coscienti che ciò che viene chiesto è un sacrificio, anche dal punto di vista economico. Ma non è un sacrificio fine a se stesso: in ballo c’è il futuro stesso del tifo biancoscudato. Ricordatevi sempre che una tessera per abbonarsi è un ricatto bello e buono, che viene imposto alle società ed a noi stessi. Se qualcuno ha fatto qualche cazzata nel corso della sua vita, con questo sistema non potrebbe abbonarsi mai più. E che senso ha far pagare in eterno una colpa? In nessuno stato d’Europa, nemmeno nella pur dura Inghilterra, sono arrivati a tanto… Oggi ci chiedono di farci una tessera (assolutamente inutile ai fini della sicurezza) se vogliamo abbonarci ed accedere ai settori ospiti in trasferta, domani potrebbero imporci di stare seduti e zitti se vogliamo vederci la partita. Vi sembra impossibile? Anche a me quando iniziai a seguire il Padova nei primi anni ’90, sembrava impossibile che un giorno ci avrebbero potuto vietare di portare i nostri striscioni… Se non vogliamo arrivare a questo dobbiamo iniziare da subito, rifiutando una tessera che è un’imposizione. Oppure questi provvedimenti, assurdi, prenderanno sempre più forza…Detto questo, io non voglio pensare che la mia curva, la mia tifoseria, sia frequentata da stupidi: in questo senso gli italiani (quelli che pensano di essere furbi) sono parecchio tonti, e soprattutto quando si parla di calcio, c’è gente che si piegherebbe a 90° senza pensarci due volte pur di seguire la propria squadra senza particolari rotture di scatole. Però anche per seguire la propria squadra c’è un limite a tutto. Negli ultimi anni abbiamo visto cosa ha prodotto la repressione: tornelli, biglietti nominali, divieti di trasferte, divieti di esporre striscioni se non preventivamente autorizzati, adesso la tessera del tifoso. E se allarghiamo il discorso agli ultimi vent’anni, viene da piangere: sei, DICO SEI, leggi speciali per combattere la violenza negli stadi… con che risultati? Tutti questi provvedimenti hanno finito solo per andare a colpire la massa dei tifosi, tutti coloro che appunto allo stadio ci vanno solo per seguire la propria squadra… continuiamo ad appoggiare questi metodi fallimentari facendoci la tessera? Continuiamo a fare in modo che le leggi ci vengano (scusate il termine) in culo?Di contro chi scrive si ricorda bene gli anni dell’Appiani ed il tifo che c’era, ormai un lontano ricordo… inutile dire che ho finito per innamorarmi della tifoseria, oltre che del Padova Calcio, per i motivi per cui si innamora della tifoseria ogni singolo ragazzo della Fattori. I cori, le bandiere, le coreografie… tutte cose che osservi da fuori fino a quando non ci sei dentro… e poi l’entrare in una grande comunità, dove tutti i vincoli cadono, dove non ci sono differenze sociali e dove si finisce col legarsi molto spesso a persone completamente diverse da noi ma che in comune con noi hanno la fede biancoscudata. L’unica cosa che ci unisce apparentemente, eppure così forte da superare tutto… sveglie all’alba, chilometri di trasferte, giornate sugli spalti… una vita di sacrifici per chi la vede da fuori, eppure chi non c’è dentro non può capire e non può sapere quanto in realtà chi fa questa vita non ne possa fare a meno! Questo è quello che si dice “uno stile di vita” e fino a prova contraria delle nostre vite ne siamo padroni noi, non certo l’opinione pubblica o il Ministro Maroni (che nel momento in cui salta il governo sarà sostituito da un altro ministro di un altro partito che come lui non capirà nulla di calcio e non avrà mai messo piede in uno stadio in tutta la sua vita, statene pur certi!). Personalmente tutto questo io lo voglio salvaguardare, come voglio salvaguardare la splendida curva vista nel finale dello scorso campionato e trasportata poi in massa a Trieste per il ritorno dei playoff: una sensazione che non avrei mai più pensato di rivivere, fra Stadio Euganeo, repressione, calo di interesse… eppure è stato possibile, segno che quando noi tifosi vogliamo, insieme siamo più forti di qualsiasi norma e qualsiasi tessera!In conclusione, io voglio invitare tutti a riflettere: i Ragazzi della Fattori in primis, per salvaguardare ciò che è la nostra curva; e tutti quei tifosi magari di tribuna che si abboneranno nonostante la tessera: è cambiato qualcosa in vent’anni di leggi speciali? No! Ed allora a cosa serve tesserarsi? LA MAGLIA MACCHIATA DI SANGUE. Il dibattito sulla Tessera del Tifoso ha rischiato di far passare in secondo piano l’uscita delle nuove maglie del Calcio Padova edizione 2010/11. Non bastava ovviamente il cerchioscudo a rovinare la digestione dei tifosi biancoscudati, ci voleva anche una maglia inguardabile a violentare ulteriormente la nostra fede! Da sempre la maglia del Padova è biancoscudata, non biancorossa (anche se per comodità in qualche coro spesso ci troviamo a cantare per “i biancorossi”, ma in realtà siamo ben coscienti di essere biancoscudati!), che significa bianca con lo scudo. Possono starci i bordi rossi, abbelliscono la maglia. Ma quell’orribile striscia rossa che attraversa il petto!?! Sembra quasi che uno si sia tagliato un braccio andando a pulirsi sulla maglia! Ovviamente sono ben cosciente che non è tutta colpa (ma quasi) del solito ufficio marketing: la Lotto, sponsor tecnico, ha uno stock di magliette e fa tutte quelle delle squadre che ha sotto contratto su quei modelli. Per esempio, la nostra maglia di quest’anno è copiata da quella dell’Udinese dell’anno scorso. Cliccate qui per vedere. A questo punto verrebbe da chiedersi quali grafici assumano alla Lotto e quali droghe gli facciano assumere per pensare a queste porcherie!Mi permetto un consiglio al Calcio Padova: l’anno prossimo, prima di decidere il nuovo logo societario e la nuova divisa da gioco, fate un bel sondaggio fra i tifosi. Magari proponete due o tre modelli, o anche ve li fate suggerire da qualche tifoso (che non ci sarebbe nulla di male, beninteso!) dopodichè procedete sulla base delle indicazioni di chi il merchandise se lo va a comprare. Almeno aggiriamo gli orribili modelli della Lotto e ci risparmiamo le maglie con l’emorragia di quest’anno… Ah, col cerchioscudo al centro non vi sembra quasi una maglia di un ferito con un mirino che ha già fatto fuoco a giudicare dal sangue?