L'Ancona Matelica, che dall'anno prossimo dovrebbe chiamarsi solo Ancona, esce dai playoff, ma l'allenatore Colavitto rilancia e lancia messaggi alla proprietà: "C'è amarezza perché ci tenevamo ad andare avanti. Non siamo venuti qui per regalare la partita all'Olbia, purtroppo l'eurogol che ha sbloccato la partita ci ha un po' tagliato le gambe. Il saluto al pubblico? Mi sono sentito di omaggiare una tifoseria che è stata da dieci dall'inizio della stagione. Anche oggi la curva era piena e non è facile vedere cose del genere. Il futuro? Fatemi smaltire l'amarezza e poi, come si dice a Napoli, adda passà a nuttata. L'unica cosa che mi sento di dire è che io non so fare le trattative. Io posso solo ringraziare la società, Canil e la Nocelli perché mi hanno permesso di farmi conoscere, altrimenti sarei ancora ad allenare nei campetti di periferia in Abruzzo. Per quanto mi riguarda, io vorrei portare l'Ancona in Serie A".
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Ancona Matelica, Colavitto: “Delusi, ma voglio rimanere qui e portare questa squadra in A”
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