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Asta Bari, conto alla rovescia. Chi acquista dovrà  pagare anche i premi

Sull’asta del Bari calcio è iniziato il conto alla rovescia. Entro lunedì l’ex arbitro Giancluca Paparesta – che per il momento propone una cordata degli indiani della «Cmg» dovrebbe fare un passo in avanti e presentare una...

Redazione PadovaSport.TV

Sull'asta del Bari calcio è iniziato il conto alla rovescia. Entro lunedì l'ex arbitro Giancluca Paparesta - che per il momento propone una cordata degli indiani della «Cmg» dovrebbe fare un passo in avanti e presentare una proposta di acquisto della società, allo stesso prezzo di 4,3 milioni di euro del 18 aprile scorso, presentando al tempo stesso un congruo acconto a conferma della sua determinazione. Il giudice delegato, De Simone, potrebbe prenderla in considerazione e indire un avviso pubblico invitando oltri offerenti, oppure potrebbe rigettarla confermando la data della prossima asta il 12 maggio. In tal caso, non potrà che ribadire il valore già proposto in prima battuta: un eventuale ribasso andrebbe poi spiegato ai creditore che potrebbero contestare una riduzione dell'importo pur in presenza di una proposta di valore più alto. 

Oltre ai debiti già accumulati (gli stipendi oscillano da un massimo di 26mila euro lordi a scarsi mille euro mensili) e in capo alla curatela a far data dal 10 marzo in poi - salta una novità fuori programma. Chi acquista il Bari dovrà farsi carico - perchè così è scritto nei contratti disponibili a partire dall'allegato numero 4 - dei premi da riconoscere ai dipendenti tesserati: si va dai 18mila euro in caso di salvezza, agli altri 18mila euro in caso di play off e per finire ai 36mila euro in caso di promozione in serie A, nonchè una serie di bonus individuali per le reti o le presenze. Tutti i premi, è specificato in gran parte dei contratti, sono cumulabili. A conti fatti, tale costo potrebbe incidere di qualche centinaio di migliaia di euro in più. Ovviamente ci sono alcune eccezioni, tra cui quella di «Ciccio» Caputo che, in virtù della sua squalifica, ha dovuto fare una transazione dovendo rinunciare ad alcuni incentivi fermo restando che ha pur sempre diritto allo stipendio (sia pure con le riduzioni previste in casi mome il suo). Fatto sta che le cosiddette retribuzioni variabili sfiorano il milione e mezzo di euro a patto che si verifichino tutte le condizioni previste: salvezza, play off e promozione in serie A oltre a gol e presenze come previsto per alcuni giocatori.

Intanto la Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato tutti gli stipendi: si va dai 26.000 euro al mese del ds Angelozzi ai 1300 di Edgar Cani.