La ripartenza del nuovo Chievo (poi Clivense) firmato Sergio Pellissier come noto non è mai piaciuta allo storico presidente gialloblu Luca Campedelli. La battaglia per il nome si trascina ormai da anni. Il Chievo aveva denunciato in primis l’improprio utilizzo dell’originaria denominazione «Chievo 2021», iscritta al campionato di Terza categoria prima che la società di Sergio Pellissier virasse su quella attuale. È rimasta al Tribunale di Venezia, alla sezione specializzata in materia di impresa, la causa avviata dal Chievo e da Luca Campedelli, prima del fallimento, nei confronti della Clivense. A stabilirlo la Cassazione.
la battaglia
Campedelli contro Pellissier, battaglia “congelata” sull’utilizzo del nome Clivense
Per il Chievo c’erano tutte le condizioni della contraffazione, anche semplicemente in termini concettuali al di là della semplice assonanza, come riferisce oggi il quotidiano L'Arena. Da lì la richiesta di proibire anche l’uso del nome «Clivense». Una battaglia ad oggi congelata, ma che potrebbe riprendere se i curatori fallimentari del Chievo entro i prossimi tre mesi decideranno di proseguire su quella scia.
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