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Caos Lecco, Di Nunno: “Certi di essere riammessi. Magari giocheremo 2 partite all’Euganeo”

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Il proprietario del Lecco Di Nunno sulla questione riammissione e l'Euganeo
Tommaso Rocca
Tommaso Rocca Redattore 

Il proprietario del Lecco Paolo Di Nunnoha rilasciato un’intervista a LaGazzetta dello Sport: "La sensazione è che noi la Serie B l’abbiamo conquistata sul campo. Il Brescia non mi interessa, non mi ha fatto niente, ma non capisco perché il Perugia si sia messo in mezzo. Perché ha fatto ricorso? Perché devono vendere la squadra e in B un club vale 20 mentre in C vale 1. Se ci lasciano fuori sarà un conto da pagare per la Lega, io sto spendendo 1,2 milioni per mettere a norma lo stadio. Stiamo già perdendo soldi per il turno di Coppa Italia che avremmo dovuto fare. Se uno va al Rigamonti-Ceppi trova operai al lavoro, siamo certi di essere riammessi. Ci hanno detto che i lavori dovrebbero concludersi tra il 20 e il 22 agosto, ma non si sa mai. Dovrà venire Carlo Longi per la Commissione Stadi a dire se è tutto a posto. Magari l’Euganeo servirà per 2 gare e non per 4, ma Padova è a disposizione. Dicono che ho consegnato i documenti in ritardo, ma io ho finito il 18 sera e avrei dovuto consegnare entro il 20? Chi lo pensa non sta bene: avevamo anche chiesto una proroga prima della finale, ma nessuno ha risposto".