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Caso Lecco, le istituzioni calcistiche provano a trovare una soluzione ragionevole

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L'esclusione dei lombardi sarebbe un caso unico, Balata dalla parte del club
Redazione PadovaSport.TV

"Le regole sono quelle, ma in questo caso va considerato un fatto: se i playoff di Serie C vengono fatti slittare di dieci giorni, probabilmente ci si sarebbe dovuti preoccupare delle società promosse come il Lecco, aiutandole nello sbrigare le pratiche per l’iscrizione. O prorogando i termini della stessa. Il Consiglio federale avrebbe potuto acquisire per tempo l’istanza di proroga. Carte? Il Lecco è in regola con la documentazione economica”. Così Mauro Balata, presidente della serie B sul caso Lecco, intervistato da La Gazzetta dello Sport.

Lecco, il 30 giugno si esprime la Covisoc

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Il caso Lecco continua a tener banco nella stampa sportiva, è la prima volta che una società professionistica rischia davvero non per problemi legati a mancati pagamenti o simili, ma per un cavillo burocratico. L'Euganeo di Padova attende il Lecco, ma prima dovranno esprimersi gli organi competenti. Intanto si attende, il 30 giugno, la Covisoc. C'è anche la possibilità di una serie B in sovrannumero, che però non piace a nessuno. Due giorni fa, alla presenza dello stesso Lecco, l’Assemblea di Lega B ha ribadito all’unanimità la necessità di tutelare il format a 20 squadre. Brescia e Perugia, prima e seconda delle potenziali riammesse dopo la retrocessione in C, sono sul piede di guerra. Il Foggia, che ha perso la finale playoff con il Lecco, dovrà arrendersi, il regolamento in questo senso è chiaro. Ma Matteo Marani, presidente della Lega Pro, ha già dichiarato di voler intervenire sull’articolo 49 delle Noif in modo che, se una pro- mossa dalla C dovesse perdere il posto, venga sostituita dalla seconda migliore di quel campionato. Ragionamenti per il futuro comunque.


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