Le speranze padovane sulla voglia di rivincita di Stefano Vecchi, ex allenatore del Südtirol (in versione "povera" qualche anno fa) che sabato con il suo FeralpiSalò proverà a fermare la corazzata di Javorcic. "L’obiettivo di inizio stagione era quello di far meglio della scorsa dove la squadra è arrivata quinta a 60 punti, adesso siamo terzi a 58 e con qualche punto di vantaggio sugli altri, e dunque siamo ampiamente in linea - dice Vecchi, intervistato per l'occasione dal Corriere dell'Alto Adige - Il Südtirol? È diventata una squadra quasi imbattibile, con una mentalità vincente, sarà una gara complicata per noi anche perché credo che se dovesse vincere sarebbe quasi sicuro di aver vinto il campionato e loro ne sono consapevoli. All’andata abbiamo comunque dimostrato di potercela giocare e di essere una squadra che ha dei valori, altrimenti non saremmo terzi in classifica, è chiaro che qualcosa ci manca nei confronti di Südtirol e Padova però in una singola partita possiamo dire la nostra".
La rivale
Ci proverà l’ex Vecchi a fermare il Südtirol: “Quando allenavo io, si spendeva zero”
Il Padova spera
Tifosi, calciatori (anche se non lo dicono), dirigenti biancoscudati: tutti, alla fine, ripongono grandi speranze sul match di Salò, i gardesani sono infatti tra le poche formazioni del girone che possono davvero tenere testa alla capolista. Ancora Vecchi: "Il Südtirol ha avuto un cammino impressionante e ha stupito tutti, che fosse assieme al Padova la favorita lo si sapeva: una per costruzione del lavoro nel tempo, l’altra per blasone e dal punto di vista economico. Forse il Padova si è un po’ attardato anche se non ha sbagliato molto il punto è che il Südtirol ha fatto qualcosa di straordinario. Pressioni? Per l’ambiente sicuramente più al Padova, poi è chiaro che quando sei lì e vedi l’obiettivo vicino, la pressione si inizia a sentire anche a Bolzano. Io ho vissuto anche il Südtirol di un decennio fa con Piazzi, dove si spendeva zero, e si prendevano giovani dai migliori settori giovanili; ora invece è tutto costruito per l’obiettivo serie B, c’è stata una crescita societaria, di investimenti e evidentissima anche di strutture, il Südtirol deve essere d’esempio a tanti club nel mondo del calcio dove si vive per il risultato estemporaneo, per la stagione indovinata e dopo un anno due si chiude baracca e burattini".
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