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Cosenza-Salernitana, ricorso dei calabresi dopo la sconfitta: ecco le motivazioni di un caso molto “spinoso”

Cosenza-Salernitana, ricorso dei calabresi dopo la sconfitta: ecco le motivazioni di un caso molto “spinoso”

Cosenza-Salernitana sotto la lente d’ingrandimento, i calabresi ha annunciato ricorso dopo il pasticcio di domenica. Oggi il giudice sportivo potrebbe non omologare il risultato che ha mandato in vetta da sola la squadra di Castori. Il...

Redazione PadovaSport.TV

Cosenza-Salernitana sotto la lente d'ingrandimento, i calabresi ha annunciato ricorso dopo il pasticcio di domenica. Oggi il giudice sportivo potrebbe non omologare il risultato che ha mandato in vetta da sola la squadra di Castori. Il caso è molto complesso, se verrà riscontrato l’errore tecnico si potrebbe anche arrivare alla ripetizione della gara. Ricostruiamo i fatti. Al 31’ s.t. il Cosenza, che perdeva 1-0 e aveva fatto una sostituzione, nel secondo slot ne ha fatte tre insieme. Il quarto uomo Paterna ha fatto entrare Petre, Sacko e Ba, ma sono usciti solo Carretta e Bittante, non Bruccini che, come da tabellone elettronico, avrebbe dovuto lasciare il posto a Ba uscendo dal punto più vicino. L’arbitro Dionisi ha fatto riprendere il gioco, ma dopo 24” l’ha interrotto per ammonire Ba, far uscire Bruccini e ripartire con punizione per la Salernitana. E dopo 5’ Ba è stato nuovamente ammonito per un brutto fallo, quindi espulso. Infine, 4’ dopo, il Cosenza ha fatto il quinto cambio (Kone per Bahlouli).

Il referto dell'arbitro

L’avvocato Di Cintio, per il ricorso, ha richiesto gli atti: il referto dell’arbitro è fondamentale. Il reclamo si fonda su un punto chiave: Ba era stato autorizzato a entrare o no? Per il Cosenza sì, quindi l’arbitro non avrebbe dovuto dargli il primo giallo, determinante per la successiva espulsione, che ha penalizzato il Cosenza nel tentativo di pareggiare. Ma la colpa sarebbe stata anche di Bruccini, che non è uscito pur essendosi levato la fascia da capitano. Non solo. Se l’arbitro ha provveduto al cambio dopo 24”, quello successivo (Kone) sarebbe giunto in un quarto slot, non consentito: il Cosenza avrebbe sbagliato, ma con la coscienza pulita perché riteneva avvenuti in simultanea i tre cambi precedenti. Il giudice sportivo dunque dovrà chiarire. Anche se datato, c’è un precedente del 1985 abbastanza indicativo: il Lecce per qualche istante giocò con un uomo in più con l’Atalanta, che in primo grado ebbe partita vinta, ma poi la Corte d’Appello ribaltò tutto ritenendo, ai fini del risultato, ininfluenti quei pochi istanti. Il Cosenza però punterà tutto sul primo giallo a Ba, considerato ingiusto perché il giocatore (che su Instagram ha parlato di «disattenzione del quarto uomo») non è entrato senza... avvisare: l’ha fatto soltanto dopo l’ok di Paterna, che però (vedremo il referto) potrebbe negare di averlo autorizzato. Chi ha ragione? Parola al giudice.

Da La Gazzetta dello Sport

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