Curva sud, Bitonci: “Al Plebiscito avrei realizzato un piccolo gioiello. Su Giordani e Bonavina…”

Massimo Bitonci, sottosegretario allo sviluppo economico, interviene sulle ultime notizie che riguardano l'inchiesta sulla costruzione della nuova curva sud. "Mi pare chiaro che siano stati bypassati dei controlli - dice, intervistato dal Mattino - C'è una responsabilità anche nell'attività di vigilanza. Le normative sugli appalti sono rigide perché sono a tutela della concorrenza, della trasparenza, delle imprese e dei lavoratori. È comprensibile da un lato che un'amministrazione tenda a voler realizzare velocemente un'opera, ma una sindaco non può andare fuori dagli schemi previsti dalla normativa".

Bitonci torna sul progetto dello Stadio Plebiscito, interrotto dopo la caduta della sua giunta (2016): "Non cambio idea rispetto alla progettazione della mia amministrazione. Si poteva ristrutturare il Plebiscito con ampi parcheggi e con la possibilità di utilizzare lo stadio non solo per gli eventi del rugby ma anche per il Calcio Padova. Il test match della nazionale di rugby con Samoa non ha portato particolari problemi. E c'erano 8000 persone. È stato il Pd a spingere i residenti dell'area verso una protesta che alla verifica dei fatti non aveva senso. Anzi, probabilmente essendo vicino agli snodi della tangenziale, il Plebiscito ha possibilità di deflussi migliori dell'Euganeo. C'è stata la volontà politica di non andare avanti dopo di me, a quest'ora avremmo avuto uno stadio pronto perchè la progettazione era avanzata e c'era il finanziamento ottenuto dal Credito Sportivo. Oggi il Padova avrebbe giocato in un gioiellino da 7 a 12 mila persone.

Su Giordani e Bonavina: "Riguardo al progetto della curva dico che sembra un tacòn più che un'opera pubblica, vedremo alla fine quanto costerà. Chiedo solo se valeva la pena di farla. Sul tema giudiziario resto garantista, le verifiche spettano alla Procura e ai giudici".