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Feste pasquali, Albarella blindata: niente fuga nelle seconde case per i padovani

Feste pasquali, Albarella blindata: niente fuga nelle seconde case per i padovani

Il sindaco di Rosolina e il suo staff sono da giorni impegnati per cercare di evitare che, in prossimità delle festività pasquali, qualcuno ceda alla tentazione dell’usuale gita «fuori porta» e, soprattutto, se ha la disponibilità di...

Redazione PadovaSport.TV

Il sindaco di Rosolina e il suo staff sono da giorni impegnati per cercare di evitare che, in prossimità delle festività pasquali, qualcuno ceda alla tentazione dell’usuale gita «fuori porta» e, soprattutto, se ha la disponibilità di uno dei numerosi appartamenti o ville che si trovano nelle località balneari, si rechi colà. Va, in particolare, considerato che a Rosolina Mare risiedono e abitano stabilmente 330 persone e all’incirca altrettante ad Albarella (cui vanno aggiunti coloro che vi accedono per ragioni di lavoro) e un eventuale contagio potrebbe avere conseguenze gravissime, anche sotto il profilo delle ripercussioni sulla stagione balneare, che si spera al più presto possa iniziare. Le cose si complicano perchè l’articolo 1 lettera b) del Dpcm (Decreto presidente del Consiglio dei ministri) 22 marzo ha stabilito: «È fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblico o privato in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute». Il precedente Dpcm dell’8 marzo scorso prevedeva «è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza», norma che è stata soppressa. Il sindaco di Rosolina, Franco Vitale, dice che gli è stata segnalata l’eventualità che qualcuno abbia o possa falsamente dichiarare di trovarsi presso la propria abitazione (seconda casa) già prima del 20 marzo e quindi di aver diritto-dovere di restare ad Albarella o Rosolina Mare. Vitale precisa di aver tenuto conto anche di ciò, adottando una rigorosa ordinanza, copia della quale, con appositi cartelli è stata affissa all’inizio delle strade che portano alle due località e inviata a varie autorità tra cui la Procura della Repubblica di Rovigo perché, come specificato nell’ordinanza, le false dichiarazioni non sono sempre sanzionate solo con una sanzione pecuniaria ma, in alcuni casi, possono configurare reati anche gravi. I controlli saranno rigorosissimi, anche notturni e gli «abusivi» verranno, immediatamente, rimandati a loro spese al territorio di provenienza. (Da Il Corriere Veneto)