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Foggia, il tifoso-giornalista Franco Ordine: “Errori arbitrali e clima di ostilità verso di noi”

Duro attacco del tifoso giornalista foggiano Franco Ordine contro la classe arbitrale, colpevole, secondo le deduzioni del cronista, di danneggiare il Foggia nella difficile corsa alla salvezza: “Tre strafalcioni consecutivi. Commessi dagli...

Redazione PadovaSport.TV

Duro attacco del tifoso giornalista foggiano Franco Ordine contro la classe arbitrale, colpevole, secondo le deduzioni del cronista, di danneggiare il Foggia nella difficile corsa alla salvezza: "Tre strafalcioni consecutivi. Commessi dagli arbitri in B in occasione delle ultime tre sfide del Foggia - scrive oggi sul Corriere dello Sport - col Benevento (rigore su Gerbo trasformato in rosso per la reazione dopo il mancato fischio), col Cittadella (gol di Mazzeo regolarissimo annullato per un fuorigioco inesistente), e sabato a Brescia (rigore assegnato per una manata dell'attaccante lombardo Lojacono". Ordine parla di clima di ostilità, mettendo nel calderone anche il nostro articolo sugli stipendi dei giocatori del Foggia che, nell'ultimo giorno utile per evitare la penalizzazione, non erano ancora stati accreditati e l'intervista di Damiano Tommasi, il quale, convocato dagli stessi giocatori del Foggia, ha parlato sulle nostre pagine di 'situazione complicata' dei rossoneri. "Se deve retrocedere il Foggia - scrive ancora il giornalista foggiano, trapiantato a Milano - che sia per demeriti sul campo e non per fattori esterni, men che meno per quella sorta di antipatia che si respira banalmente nei corridoi degli spogliatoi e nei colloqui informali tra addetti ai lavori". Ordine non è nuovo, nei suoi corsivi, all'utilizzo di questa locuzione: anzi, è proprio un'ossessione. Clima di ostilità ("negativo e velenoso") verso il Foggia - scriveva a giugno - era anche quello che si respirava prima della penalizzazione. "Ci sono pregiudizi da parte della stessa Procura sul club rossonero" era il suo pensiero.

Tutto normale - per carità - il giornalismo sportivo è anche questo, si difende il proprio campanile. Non ci piace però la definizione randomica di "fake news" con cui Ordine ha bollato il nostro articolo (dimostri il contrario piuttosto, che quel giorno gli stipendi erano già stati pagati). Consapevoli che il Calcio Padova ha commesso diversi errori tecnici e che li sta pagando, che ci auguriamo che si salvi con le proprie forze, senza penalizzazioni di altri, vogliamo/pretendiamo però (come tutti) che le regole vengano rispettate da ogni club (dettaglio non così scontato nel calcio italiano di oggi). Che le società possano costruire le squadre in base alle proprie forze, non spendendo molto di più, utilizzando mezzucci, sotterfugi e spalmamenti vari, pagandone poi il prezzo a giochi fatti (e ci sono molti esempi recenti). A Ordine ricordiamo che è il patron del Foggia, non quello del Padova ad essere ai domiciliari. Sono stati i giocatori del Foggia, non quelli del Padova a chiedere aiuto a Damiano Tommasi, ed è stato il Foggia, non il Padova, a incappare in una penalizzazione di otto punti (poi ridimensionata a sei). Non si stupisca poi se "nei corridoi degli spogliatoi e tra addetti ai lavori" il Foggia non risulta così simpatico. Nessuno vuole il male del Foggia a prescindere, non avrebbe alcun senso.