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Grazioli (Aic): “Da vicentino mi auguro una rinascita come quella del Parma”

Come vicentino e grande tifoso biancorosso da sempre, mai e poi mai Gianni Grazioli, direttore generale dell’Aic, si sarebbe voluto ritrovare a seguire per il sindacato il doloroso percorso che sta accompagnando il Vicenza verso un fallimento...

Redazione PadovaSport.TV

Come vicentino e grande tifoso biancorosso da sempre, mai e poi mai Gianni Grazioli, direttore generale dell’Aic, si sarebbe voluto ritrovare a seguire per il sindacato il doloroso percorso che sta accompagnando il Vicenza verso un fallimento ormai quasi inevitabile. «Nel 2001, appena giunto in Aic, ci fu il fallimento clamoroso della Fiorentina –

ricorda, intervistato da Il Giornale di Vicenza -. Da allora, purtroppo, ne sono seguiti molti, ma non avrei mai pensato che una società gloriosa come il Vicenza rischiasse di fare una fine così ingloriosa. Eravamo senza ombra di dubbio un vanto del calcio italiano, la gemma delle provinciali. Adesso siamo finiti in basso, e al termine di un’agonia che si è purtroppo prolungata per diversi anni si sta chiudendo tutto nel modo più censurabile in assoluto. Il dispiacere personale è enorme». Già ieri sono partite ufficialmente le prime richieste per l’arbitrato che decreterà lo svincolo d’ufficio. Quanto tempo ci vorrà? "Al massimo venti giorni. Poi quei giocatori saranno liberi di accasarsi altrove - spiega Grazioli - Se otterranno lo svincolo, la loro società di appartenenza avrà venti giorni di tempo per decidere se corrispondere gli stipendi non saldati dal Vicenza e riprenderli, eventualmente per poi girarli in prestito altrove, oppure lasciarli liberi. In alternativa questi giocatori possono non chiedere la risoluzione, attendere di rientrare comunque alla base e poi proseguire il proprio contratto in essere con la società di appartenenza, ricevendo da questa solo i prossimi stipendi".  I giocatori rischiano squalifiche per lo sciopero indetto per domani contro il Padova?  Grazioli spiega: "Assolutamente no, visto che lo sciopero è stato proclamato da Aic, che ne ha informato società, Lega di categoria e Federazione. Consentire a una società di far giocare calciatori non pagati da mesi o schierare una squadra di ragazzini, invece, falserebbe la regolarità della competizione". Infine un augurio: "Sono convinto che senza il fardello del debito pregresso, chi ama il Vicenza e ha disponibilità economica si farà avanti: mi auguro di assistere ad un percorso per la rinascita simile a quello intrapreso dal Parma, con una proprietà composta da persone affidabili, innamorate sinceramente del calcio, del Vicenza e della tifoseria".

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