I tifosi ci scrivono, Padova Sport risponde

Vi riportiamo alcune e-mail che ci sono pervenute in redazione in questi giorni. Si parla della crisi del Padova, di Foschi e dei pannelli solari all'Euganeo. In corsivo la risposta.

SBK ci scrive: Di questi 19 milioni di euro di investimenti (a proposito dell'articolo sui pannelli solari, ndr)...quanti soldi pubblici ci sono visto che la societa' in questione e' controllata maggioritariamente da una municipalizzata? Oltre a riportare le notizie sarebbe anche il caso di capire esattamente i costi per la collettività.Poi ci lamentiamo dell'Euganeo e a fianco ci sono investimenti tra palacessoindoor e pannelli solari di 25 milioni di euro.

Non mettiamo insieme i pannelli solari con lo scempio che è lo Stadio Euganeo di Padova. Sono due discorsi diversi...

Amedeo ci scrive: Voi di Padova Sport si è capito che volete la testa di Calori, può andare bene un cambio ma scusate... negli ultimi anni a cambiare si è sempre fatto peggio...

Non è mai troppo tardi per imparare. Nel calcio cambiare allenatore può essere una mossa giusta, a patto che si scelga bene (tenendo in considerazione la tipologia di giocatori presenti in rosa, il carattere dell'allenatore, la compatibilità con l'ambiente etc...). Nessuno vuole la testa di nessuno.

Sergio ci scrive: Via Foschi e via Calori [...], altro che obiettivo play-off sbandierato a Natale. Qui retrocediamo diretti...

Marco ci scrive: Ma secondo voi qual è il reale obiettivo di questa squadra? Perchè a me pare tanto che stia sprecando ancora una volta un grande potenziale...

L'obiettivo stagionale di una squadra non è fissato dalla frasetta a inizio campionato del presidente, del direttore sportivo o dell'allenatore, ma dai fatti. Ovvero quanto si spende per allestire l'organico. Se si spende tot allora è giusto avere certe aspettative, troppo facile quando le cose vanno male abbassare l'asticella. Ho già scritto che a mio parere la storiella dell'anno di transizione non sta in piedi, è un modo per pararsi dalle critiche nel caso a giugno le cose non dovessero andare bene.

Sergio L. ci scrive: Ho sentito ripetutamente alcuni cronisti radio televisivi, persino veneti, che si riferiscono alla nostra squadra definendola "i biancorossi", "i bianchi" ecc.. dandoci una identità che non ci appartiene. A mio avviso, dovrebbe essere l’ Ufficio Marketing del Padova il primo ad avvertire la necessità di agire a difesa e consolidamento del “BIANCOSCUDO”, invitando anchei cronisti sportivi a chiamarci con il nostro nome .

Prima di tutto dovrebbero essere i cronisti più precisi nelle definizioni. Ma è raro, almeno a livello nazionale, sentire gli errori che tu hai citato.