Durante il processo il giudice Tammaro Maiello aveva anche chiesto a Viglione (avvocato FIGC) perché la Figc, alla luce del cambio del calendario, non avesse prorogato i termini di iscrizione. La risposta non lasciava molti margini di interpretazione: «La Figc ha sbagliato: quando la Lega ha modificato le date si doveva cambiare anche la scadenza per la licenza nazionale della vincitrice dei playoff. Tra l’altro il Lecco aveva presentato istanza di proroga, senza risposta. L’errore commesso non può abbattersi sul Lecco, laddove i nove giorni previsti a inizio stagione erano stati rispettati».
Adesso la Figc può percorrere due strade: sconfessare sé stessa, quanto detto lo scorso 7 luglio sulla documentazione prodotta dal Lecco e approvata dalla Commissione infrastrutture dopo il primo ricorso, rimangiandosi il parere espresso all’unanimità; oppure dovrà impugnare quanto detto dal Collegio di Garanzia e mettersi in prima fila nella presentazione del ricorso al Tar, non deliberando sulle riammissioni in attesa delle decisioni della giustizia ordinaria.
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