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La Lega Pro vacilla (ancora), tante squadre in affanno. Taranto e Turris vicine alla radiazione, ma non solo

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Sotto la presidenza Marani la "musica" non è cambiata, questa categoria non è per niente in salute
Redazione PadovaSport.TV

Altro che categoria in salute sotto la presidenza di Matteo Marani. La Lega Pro non si smentisce mai e rimane la categoria professionistica con più problematiche. Nonostante le dichiarazioni ottimistiche della dirigenza, la terza serie del calcio italiano continua a scontrarsi con difficoltà finanziarie, club in perenne difficoltà economica e situazioni al limite del paradosso. Molte squadre si trovano a combattere ogni anno con problemi legati a stipendi non pagati, penalizzazioni in classifica e difficoltà organizzative che minano la credibilità del campionato.

Le strutture sportive sono spesso fatiscenti e lontane dagli standard di altre leghe professionistiche europee. I giovani talenti emergenti faticano a trovare spazio - se non attraverso il criticato progetto delle squadre B (dai benefici, per il calcio italiano, molto dubbi) - e a crescere in un contesto instabile.


Marani intanto sta seguendo con attenzione l'aggravarsi della situazione relativa al pagamento delle scadenze federali da parte di alcuni suoi club. È stata da poco convocata in via straordinaria, una riunione con i componenti del Consiglio direttivo. Dalla sede di Firenze, in queste ore, si è mantenuto un continuo contatto con tutti gli altri club, ovviamente in apprensione per la situazione venutasi a creare. "Le norme per il pagamento degli stipendi sono giuste e necessarie, soprattutto a favore dei club virtuosi che pagano regolarmente gli emolumenti - dice il presidente Marani - In questi giorni siamo costantemente in contatto con il presidente federale e tutti gli uffici FIGC per cercare di dare un contributo fattivo a una situazione che vede i tifosi della Serie C comprensibilmente preoccupati. Al contempo, abbiamo già dato e ribadiamo la nostra disponibilità al Consiglio federale per ragionare quanto prima sugli indicatori per l'iscrizione ai campionati già previsti nel piano industriale federale".

Caos Lucchese, Turris e Taranto vicine alla radiazione. Poi c'è il Messina...

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L'ultima novità è rappresentata dalla Lucchese (girone B). La squadra toscana, in unione con Associazione Italiana Calciatori, preso atto delle inadempienze della società e dell'assenza di ogni attuale interlocuzione, "intende denunciare fermamente la situazione creatasi - si legge nel comunicato - stipendi non pagati da ottobre l'assenza della società e la necessità, per molti di noi, di provvedere anche alle spese quotidiane necessarie per la prosecuzione dell'attività, e soprattutto l'assenza di ogni chiarezza per il nostro futuro. Dobbiamo con forza dire che queste condizioni non sono dignitose né rispettose della nostra professionalità. I calciatori, in questo momento, si stanno impegnando e continueranno a lavorare e ad onorare la maglia per i impegni prossimi, non solo per il nostro futuro, ma anche per i nostri tifosi che, da sempre, non si sono mai risparmiati e che non meritano di vivere questa situazione, per altro già vissuta altre volte nell’ultimo decennio".

Più noti i casi Turris e Taranto, entrambe vicine alla radiazione. Il loro possibile addio anticipato al campionato ha già messo sul piede di guerra le avversarie, come l'Avellino. Il presidente biancoverde Angelo Antonio D'Agostino è una furia: "Il campionato è falsato a prescindere. O saranno radiate o giocheranno con la Primavera, è falsato lo stesso. Bisogna controllare prima, ogni anno succede sempre la stessa cosa. Ne parlerò proprio oggi con Marani".  Anche il Messina, vicino alla penalizzazione, rischia: la tensione è alta dopo il mancato versamento di tre mesi di contributi ai tesserati. I calciatori e lo staff tecnico hanno atteso invano i bonifici, mai arrivati dalla nuova proprietà, la AAD Invest. Stipendi pagati, anche con largo anticipo rispetto alla scandeza, ma contributi non versati. E si parla anche di un club in affanno nel girone A, dove gioca il Padova. Attenzione alle sorprese a questo punto, la serie C non le ha mai fatte mancare in questi anni.