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La rivolta degli staff medici di serie C: “Protocollo sicurezza irrealizzabile, abbiamo pensato alle dimissioni di massa”

La rivolta degli staff medici di serie C: “Protocollo sicurezza irrealizzabile, abbiamo pensato alle dimissioni di massa”

Il 4 maggio andrà in scena l’Assemblea di Lega Pro che dovrebbe mettere fine a ogni discussione e decidere come ripartire. Ci sono diverse problematiche però da risolvere, come quella sollevata dagli staff medici dei tre gironi di serie C,...

Redazione PadovaSport.TV

Il 4 maggio andrà in scena l’Assemblea di Lega Pro che dovrebbe mettere fine a ogni discussione e decidere come ripartire. Ci sono diverse problematiche però da risolvere, come quella sollevata dagli staff medici dei tre gironi di serie C, come ha dichiarato Giuseppe Stillo, medico dell'Us Catanzaro, intervistato da Repubblica: "Abbiamo una chat e siamo in contatto con i colleghi dei gironi A e B. I protocolli sanitari per la ripresa degli allenamenti nei campionati professionistici, per quanto riguarda la Lega Pro, sono irrealizzabili. Quando ci saranno le condizioni, vorremmo un incontro con Figc e Lega Pro, per puntualizzare un problema evidente. Ci siamo visti realizzare un protocollo che non abbiamo ricevuto, se non magari in via indiretta. A me, ad esempio, lo ha mandato il presidente della mia società. Questo protocollo non lo possiamo modificare, malgrado sia chiaro che un medico di serie C non può chiudersi per tre settimane in una struttura blindata col gruppo squadra. Per due ragioni: perché un club di C non può disporre di un centro sportivo con annessa foresteria, come Juventus, Inter o Milan, e perché, se anche ne disponesse, un medico di Lega Pro ha un'altra attività professionale. Molti tra noi non vivono certo dell'attività di medico sociale. A volte non sono nemmeno pagati, lo fanno per amicizia o per mettersi in gioco. Non possono chiudersi per tre settimane in ritiro, lasciando famiglia e lavoro. Il protocollo, per la serie C, è irrealizzabile. Parlandone col medico del Novara, Fabio Francese, abbiamo convenuto sull'opportunità di un nostro documento, da affidare eventualmente alla nostra associazione di medici del calcio, per rappresentare a livello nazionale le nostre esigenze, che poi sono anche quelle delle nostre società. Per quanto mi riguarda, avevo fatto acquistare dal mio presidente i test sierologici ancora prima che venissero validati dal governo. Presenteremo il nostro documento nel caso in cui Ghirelli e i presidenti della serie C, obtorto collo, dovessero accettare la ripresa. Resta il fatto che siamo stati scavalcati. Leggo che, nella commissione tecnico scientifica della Figc, la Lega Pro è rappresentata dal dottor Francesco Braconaro, fino allo scorso anno presidente della commissione medica della Lega di serie B. Nessuno ha ascoltato i medici della serie C, né tanto meno i medici dei 3 gironi, prima di sedersi al tavolo con gli altri componenti della commissione. Sarebbe stato il caso che ci fosse stato un rappresentante della Lamica: ci avrebbe certamente consultato". Sull'ipotesi dimissioni di massa: ""Un medico del girone C le ha presentate per protesta - spiega Stillo - Eravamo pronti a farlo tutti, come provocazione. Ma poi, vista la posizione dei presidenti e di Ghirelli di sospendere il campionato, abbiamo deciso di aspettare".