Che la difesa sia il punto forte del Vicenza è ormai sotto gli occhi di tutto. Il colpaccio estivo Golemic (strappato proprio all'Avellino) insieme al rinforzo di gennaio Cuomo (dal Südtirol) e Laezza/Sandon che si alternano nel terzetto rappresentano un vero e proprio muro. E così è stato anche ieri (5 gare senza subire gol per la squadra di Vecchi) nell'andata della semifinale contro l'Avellino, molto sfortunato ma anche sprecone nei metri finali. Ben due traverse hanno fermato i padroni di casa che avrebbero meritato ampiamente la vittoria grazie a una costante spinta per tutti i 90’. La squadra di Vecchi, apparsa anche in leggero calo fisico, ha badato soprattutto a contenere non riuscendo quasi mai ad impensierire Ghidotti, se non con qualche sporadica verticalizzazione conclusa con tiri dalla lunga distanza, fino al colpo di testa finale di Gomelic che ha sfiorato il colpaccio. L’Avellino invece ha costruito una mole di gioco impressionante e tante palle-gol che gli attaccanti hanno fallito clamorosamente.
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La super difesa del Vicenza resiste al Partenio, finale più vicina
La squadra di Vecchi, in caso fisico, esce indenne dallo stadio di Avellino
Final Four playoff, domenica il ritorno
—Vittoria invece della Carrarese sul Benevento nell'altra semifinale. Domenica si gioca il ritorno. Nelle semifinali non contano più i vantaggi acquisiti in campionato. Gli accoppiamenti delle sfide e l’ordine delle gare sono stati stabiliti per sorteggio. Dopo le partite di ritorno quindi, in caso di parità di punti e di gol, si giocano due tempi supplementari e, se la parità persiste, si va ai calci di rigore. Lo stesso regolamento sarà valido anche nella finale.
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