Sono due le squadre che nelle prossime quattro partite affronteranno sia Padova che Vicenza. C'è l'Union Clodiense (domenica al Menti e poi il 18 aprile all'Euganeo) ma soprattutto la Triestina, la mina vagante del girone A, "azzoppata" da una pesante penalità (5 punti) a seguito dell'ultimo pronunciamento del TFN (non ci saranno ribaltoni) e bramosa di punti salvezza. Oggi l'obiettivo della società è quello di evitare i playout, anche se la classifica è complicata: gli alabardati hanno 33 punti, il Lumezzane (ora salvo direttamente) ne ha 39. In mezzo c'è la Pro Vercelli al 16esimo posto con 36.
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La Triestina può essere l’ago della bilancia, ma dipenderà anche dalle motivazioni
Triestina, la lunga rincorsa per la salvezza
—Nonostante le ultime due sconfitte (Giana Erminio e FeralpiSalò), nell'ultima partita la squadra di Tesser è apparsa viva a livello fisico e combattiva. Alle spalle c'è comunque una lunga rincorsa dai bassifondi, costata un dispendio notevole di energie mentali. Dopo il ritorno di Tesser però anche l'ambiente si è compattato, la squadra ha ricevuto l'incoraggiamento della propria Curva al fischio finale dell'ultimo match. A meno di assenze pesanti (vedi Correia), che potrebbero snaturare l'undici di base di Tesser, la Triestina rimane l'avversario più pericoloso per Padova e Vicenza, una "trappola" contro cui è possibile per entrambe perdere punti. Anche in questa sfida a tre però il Vicenza sembra godere di un leggero vantaggio, oltre al fatto di giocare davanti al proprio pubblico. Se il Padova, infatti, facesse il suo dovere il 13 aprile allo stadio Rocco, il Vicenza potrebbe incontrare la settimana dopo una Triestina già condannata al playout. C'è da sperare quindi che la Triestina riesca a conquistare tre punti almeno nel prossimo match contro il Renate per mantenere vivo il fuoco della motivazione.
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