La vicenda

L’altro Messina rinuncia a giocare con la Cavese, fallimento a un passo

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Il club della città rimasto in D è vicino all'esclusione dal campionato

Redazione PadovaSport.TV

L’anno scorso si erano sfidati fino alla fine per la promozione in C, l'Fc Messina e l'Acr Messina. Ad avere la peggio il primo club, rimasto in serie D. Ora però il fallimento è vicino, dopo due anni e mezzo vissuti ad alta intensità. Un arco temporale costellato di presentazioni in pompa magna e promesse faraoniche, fino alla lenta e inesorabile polverizzazione di un progetto che ha fatto parlare tanto di sé. Oggi la squadra non si presenterà a Cava de’ Tirreni: le casse del club sono vuote. Ed è più che probabile che salti, domenica, anche la sfida col Giarre. Tanto basterebbe per generare l’automatica esclusione dal campionato. Il clima è di smobilitazione generale: molti calciatori hanno già rescisso ed altri saluteranno a stretto giro.

La rinuncia del presidente dell'FC Messina

Il primo campanello d'allarme era arrivato con il disimpegno del presidente Rocco Arena, motivato con l’impossibilità di poter continuare a finanziare la società. Segnale chiarissimo, arrivato dal patron che, per un biennio, ha spaccato la città, proponendosi come alternativa alternativa all'Acr Messina. Che Arena aveva anche provato a rilevare, prima di “ripiegare” sul progetto Football Club: l’interlocuzione con la famiglia Sciotto - i proprietari dell’Acr - si tradusse però in una fumata nera. In estate, tra l'altro, l'Fc Messina era la prima in lizza per l’ammissione in C al posto del Gozzano. Altro sogno sfumato, quello, per via di alcune problematiche legate alla fideiussione. Per fortuna che questa volta i controlli hanno funzionato bene. Ma la "patata bollente" ora ce l'ha la LND.

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