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Lega Pro, stipendi e fideiussioni da svincolare: si tratta con Governo, federazione e AIC

Lega Pro, stipendi e fideiussioni da svincolare: si tratta con Governo, federazione e AIC

La sostenibilità economica è in questo momento il primo problema dei club di Lega Pro. Ed è emerso con forza nell’assemblea che si è tenuta ieri in conference call, intorno a un tavolo virtuale in cui non sono mancati momenti di commozione....

Redazione PadovaSport.TV

La sostenibilità economica è in questo momento il primo problema dei club di Lega Pro. Ed è emerso con forza nell’assemblea che si è tenuta ieri in conference call, intorno a un tavolo virtuale in cui non sono mancati momenti di commozione. Specie quando Cesare Fogliazza, a.d. della Pergolettese, ha raccontato come il coronavirus abbia causato la morte dell’ex presidente Micheli e dello storico medico sociale Gentile. «Sarà difficile pensare di tornare a giocare in città sconvolte dai lutti, pur avendo in grande cura le ragioni giuridiche», è la nota dell’assemblea di Lega Pro. Aggiunge Ghirelli: «I club mi hanno chiesto di sottoporre alla Figc la specificità della Serie C». Che, tra le leghe professionistiche, è quella che in proporzione dipende meno dai diritti tv.

Il fronte di chi vorrebbe fermarsi è ampio, tra chi si è espresso esplicitamente e chi lo ha lasciato intendere. Nulla, in ogni caso, è stato deciso. Tra le varie posizioni, c’è anche chi ha invitato a non slegarsi da quello che sarà il destino di Serie A e Serie B. Con l’ultima parola lasciata comunque al Governo. «La priorità rimane la salute – ha sintetizzato Ghirelli – del resto siamo stati i primi a fermare le partite. Finché non ci saranno le condizioni sanitarie per giocare, non si scenderà in campo». Evitare un’estate di ricorsi in tribunale rimane l’obiettivo esplicito.

Serve tagliare i costi e recuperare liquidità, subito. In tal senso, la federazione verrà sollecitata a svincolare in anticipo le fideiussioni depositate all’iscrizione (350 mila euro di base per ogni club, più le integrazioni proporzionali agli ingaggi). E poi c’è la questione stipendi, che viaggia su due binari: al Governo si chiede di inserire la cassa integrazione in deroga (per chi guadagna fino a 50 mila euro) nel decreto economico di aprile. Ma Ghirelli ha avuto anche mandato di trattare con l’Aic: la proposta – svelata da alcuni presidenti, tra cui Noto del Catanzaro e Caiata del Potenza – è il pagamento di una mensilità sulle quattro rimanenti in caso di fine anticipata della stagione, due se si riuscisse a tornare in campo. «Noi abbiamo la possibilità di rispettare tutte le scadenze per i pagamenti e lo faremo – fa sapere, fuori dal coro, il ceo del Como Michael Gandler –, ma pensiamo sia comunque importante la solidarietà verso gli altri club, in modo da mantenere la lega unita». (Da La Gazzetta dello Sport)

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