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"Questa è un’azienda in piena regola. Non è più il periodo del calcio dilettante fatto per passione in cui finivi la serata in allegria davanti a una pizza e senza troppi pensieri. Questo è un altro livello. Veniamo da un ottimo campionato, ma non è stato un miracolo. Dietro c’è stato l’immane lavoro di tante figure, tutte a remare nella stessa direzione. Doveroso ripartire per provare almeno a ripeterci. Ben sapendo che il compito sarà complicato" dice il dirigente del Legnago Guido Passarini, intervistato da L'Arena.
Per alzare l'asticella, come vorrebbe la dirigenza veronese, bisognerà prima individuare il nuovo allenatore: "Vorremmo un altro grande lavoratore come Donati (dovrebbe approdare in serie B, ndr), uno con la stessa umiltà e voglia di imparare" dice il presidente Venturato. Poi la questione stadio: "Il mio cruccio, soprattutto una priorità assoluta. Il Sandrini è vecchio, inadeguato anche per la Serie D. Figurarsi per il professionismo. Gli ultimi lavori risalgono a quattro anni fa, i servizi sono al minimo. Dagli spogliatoi alle recinzioni, dal piazzale che dà sul campo ad un altro sussidiario che non c’è" le parole del patron.
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