L'approfondimento

L’informazione sportiva viaggia in rete, superate con distacco tv e carta stampata

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In generale il digitale ha un vantaggio competitivo enorme sul cartaceo. Tv locali: il pubblico si restringe sempre di più, composto prevalentemente da over 60

Stefano Viafora

Ormai sempre più spesso si sente dire dagli addetti ai lavori che una certa notizia è stata letta "sui siti". Una volta, era "sui giornali". Ora, fateci caso, è entrato nel linguaggio corrente e nell'immaginario collettivo proprio il sito internet come luogo principale dove attingere alle informazioni. Un'evoluzione del pensiero che sottende un cambiamento radicale avvenuto in questi anni. Soprattutto riguardo all'informazione sportiva, sia locale che nazionale, nessuno si informa più attraverso carta stampata e televisioni (figuriamoci quelle locali, ormai oggetto preistorico, utilizzate abitualmente come fonte di notizie solo da over 60).

Digitale VS Cartaceo

In generale, nel mondo dell’informazione, il digitale ha un vantaggio competitivo enorme sul cartaceo. Le notizie della mattina, ad esempio, sul giornale cartaceo vengono rese disponibili ai lettori 24 ore dopo. Che sono un tempo lunghissimo oggi. Non parliamo poi del giornalismo sportivo, dove sono importanti i risultati, le interviste a caldo, le classifiche, le cronache del match. Impensabile averle a disposizione in un tempo così dilatato, quando tutto è già stato approfondito dai siti web, in primis, e poi (per lo sport di livello nazionale) dalle televisioni, in chiaro e a pagamento. Ecco perché anche i grandi editori si adeguano per non perdere importanti fette del mercato pubblicitario: non solo i giornali cartacei hanno sviluppato il loro “alter ego” sul web, ma anche i broadcast televisivi. SkySport ad esempio ha investito molto in questi ultimi anni sulla sezione web (pur avendo tutt’altro core business, ovvero vendere abbonamenti televisivi), con l’idea (ancora non sviluppata a pieno) di creare un network di siti di proprietà, come ha fatto Gazzetta dello Sport con Gazzanet inglobando sotto il suo marchio i principali siti sportivi “verticali” italiani. Il digitale oltre al “tempo” (gioca in anticipo) ha dalla sua anche il fattore “spazio”. Un giornale cartaceo è vincolato da limiti fisici di pagine: perché un tifoso, ad esempio del Padova, oggi dovrebbe acquistare la Gazzetta dello Sport per leggere due righe una volta a settimana sulla propria squadra, quando in rete si trovano siti di informazione e approfondimenti sulla propria squadra del cuore, h24? Ecco perché ad esempio, Gazzetta dello Sport, ha creato il suo network denominato Gazzanet, dove l’utente può trovare il sito dedicato alla sua squadra del cuore. Ognuno di questi siti contribuisce all’audience web di Gazzetta dello Sport contribuendo a renderla più competitiva sul mercato. Altro aspetto molto importante del digitale è la crossmedialità, al commento testuale può essere affiancato un commento video, o un podcast, o un link (quest’ultimo, estremamente performante in chiave raccolta pubblicitaria).

La pandemia e l'effetto sull'informazione sportiva

In periodo di pandemia (ci riferiamo alla prima “ondata” di marzo 2020) va fatta una distinzione tra informazione digitale sportiva e generalista. La prima ne ha risentito per ovvie ragioni: il bisogno di rimanere aggiornati sull’evolversi della situazione sanitaria, ha portato a due mesi di black-out di audience sportiva. Ma, superato questo periodo di smarrimento generale che ha fatto retrocedere in secondo piano lo sport (e in generale l’intrattenimento), abbiamo assistito a un deciso “rimbalzo”. Un anno dopo, nel maggio 2021 (con la pandemia ancora in corso), il sito della Gazzetta dello Sport, ha fatto registrare il record assoluto di 6,4 milioni di visitatori unici nel giorno del 26 maggio, con 40 milioni di pagine e 4 milioni di video. La potenza del web ha creato un riflesso molto positivo nella raccolta pubblicitaria di RCS, che ha registrato una crescita del 68% del fatturato rispetto al 2020. Come dicevamo, un rimbalzo che ha portato, probabilmente anche come conseguenza della pandemia e quindi alla necessità di rimanere collegati con il mondo sportivo (meno accessibile in modalità live, per via delle restrizioni in presenza) tramite la ricchissima offerta di commenti testuali, video, approfondimenti che tramite le testate web viene erogata con velocità, autorevolezza e qualità.

A ulteriore testimonianza dello spazio e dell’importanza che ha assunto (e assumerà sempre di più) l’informazione digitale, va citata anche la notizia di fine agosto 2021, riportata dal Financial Times. Anche la grande finanza sta cominciando a interessarsi ai portali di informazione sportiva: il sito italiano calciomercato.com, dedicato alle notizie su trattative, anticipazioni e indiscrezioni sulle campagne acquisti dei vari club calcistici, è stato acquisito da Footballco, in mano alla società di private equity TPG Capital attraverso la sussidiaria Integrated Media Company, che lo scorso anno ha già rilevato la maggioranza del sito di news Goal.com da Dazn per 125 milioni di dollari. Il quotidiano londinese non menziona le cifre dell’affare ma parla di un’operazione milionaria “a doppia cifra” che dovrebbe portare i circa 12 milioni di visitatori mensili di calciomercato.com a goal.com, che punta a raggiungere l’obiettivo di 100 milioni di ricavi quest’anno. Lo scorso anno il sito americano in abbonamento The Atletic – ricorda sempre il Financial Times – è stato valutato 500 milioni di dollari dopo aver esteso la propria copertura alla Premier League ed altre competizioni europee.