Miracolo Südtirol, De Col: “Stiamo facendo innamorare il Druso. Grazie a Bisoli per…”

Una città che non ha mai vissuto di calcio, specializzata in sport invernali e poco propensa a riempire lo stadio per una partita di pallone, sembra aver cambiato i connotati in due anni. Ora a Bolzano le imprese di Tait e compagni sono sulla bocca di tutti. Tra i protagonisti in campo c'è anche De Col, un figlio delle Dolomiti, che sembra aver ritrovato lo smalto dei vecchi tempi al Druso: "Sono originario di Agordo, nel bellunese, le montagne poi mi fanno correre di più e rendere meglio perché c’è più freddo. L'allenatore Bisoli ha saputo esaltare le mie caratteristiche, che sono la spinta e la propensione in avanti, e per questo gliene sono grato. Sinceramente non mi sarei aspettato di fare così bene, sono orgoglioso di aver dato il mio contributo a disputare, a livello di squadra, un ottimo girone d’andata" ha detto intervistato dal Corriere dell'Alto Adige. 

La classifica sorride, dopo una partenza complicatissima che aveva convinto molti addetti ai lavori che la serie B a Bolzano sarebbe stata solo una toccata e fuga, il Südtirol viaggia ora con il vento in poppa con il sogno playoff. Ma bisogna tenere i piedi per terra, come ricorda De Col: "Il girone di ritorno è come un nuovo campionato: domenica scorsa abbiamo ottenuto una vittoria stratosferica, e sabato a Venezia ci aspetta un’altra grande battaglia, uno scontro diretto, dove dovremo assolutamente fare punti".