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Mistero svelato: le origini delle superstizioni al casinò

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Il mondo del gioco d’azzardo, sin dalla sua prima apparizione (e addirittura prima di essere definito in maniera precisa) è sempre stato ricco di superstizioni. Dai primi tempi, quando si giocava un po’ ovunque all’epoca delle antiche...
Redazione PadovaSport.TV

Il mondo del gioco d’azzardo, sin dalla sua prima apparizione (e addirittura prima di essere definito in maniera precisa) è sempre stato ricco di superstizioni. Dai primi tempi, quando si giocava un po’ ovunque all’epoca delle antiche civiltà, e fino ad oggi, dove moderni e sfarzosi casinò sfoggiano giochi e divertimenti al top dell’innovazione, il fascino della fortuna e delle superstizioni ha sempre catturato con un’ombra di fascino l’uomo.

Facciamo, quindi, un tuffo nella storia delle superstizioni del gioco d’azzardo, esplorando come le antiche civiltà avessero forti credenze nella fortuna e nel destino che influenzavano le loro abitudini di gioco. Abitudini che sono rimaste e sono addirittura difficili da spazzare via, come constatiamo anche su Winnita Casinò.


Dall’antica Grecia e l’antica Roma alla Cina

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Tornando alla Grecia e Roma antiche, queste civiltà ci rilevano dei tratti in comune: la fede in un pantheon di dei e dee si estendeva anche al gioco d’azzardo. I giocatori d’azzardo, infatti, cercavano il favore delle divinità legate alla fortuna e al destino prima di fare qualsiasi tipo di scommessa, come in una sorta di rituale. Tra le figure più importanti vi erano ovviamente  Fortuna, la dea romana della fortuna, Hermes, il dio messaggero greco legato sempre alla fortuna, e Tyche, la dea greca del caso (e quindi dell’azzardo). Questi rituali andavano dall’offerta di monete e preghiere al compimento di atti di devozione, il tutto per influenzare gli dei a proprio favore.

Anche la cultura cinese badava molto a questi aspetti, sebbene con una metodologia diversa. Sono i numeri qui a rivestire un’importanza particolare: l’otto, in particolare, è tuttora venerato per la sua somiglianza fonetica, in mandarino, con le parole “ricchezza” e “prosperità”. Un’ associazione linguistica che non può venir ignorata e che si è ben radicata nel corso della storia dell’azzardo. Di conseguenza, i giocatori d'azzardo cinesi incorporano spesso il numero otto nelle loro strategie di scommessa, credendo che porti fortuna e aumenti le loro possibilità di successo.

Le superstizioni e il loro ruolo nei casinò moderni

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I casinò che frequentiamo oggi, terrestri o online che siano, conoscono bene il fascino delle superstizioni, che addirittura sono oggetto accattivante per marketing e pubblicità. Spesso sono presenti nel loro design per alimentare alcune credenze dei loro clienti anche senza che ce ne accorgiamo. Pensiamo, ad esempio, ai tappeti rossi, che in molte culture simboleggiano fortuna e prosperità. Oppure ai numeri fortunati sui tavoli da gioco e simboli come i quadrifogli, universalmente riconosciuti come simboli di fortuna. Queste scelte di design mirano a creare un’atmosfera accogliente e invitante per i giocatori in cerca di fortuna.

Il ruolo dei media sulle superstizioni

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I media popolari hanno senza dubbio svolto un ruolo significativo nel perpetuare le superstizioni sul gioco d’azzardo, che si tramandano ancora oggi. Esempio su tutti il grande schermo, dove molti film spesso ritraggono personaggi che si affidano a queste credenze come parte delle loro strategie di gioco.

“L’uomo della pioggia”, per citarne uno, racconta la storia di un personaggio che dimostra una straordinaria abilità nel contare le carte, rafforzando l’idea che una combinazione di abilità e superstizione possa portare al successo nel gioco d’azzardo. O ancora, allo stesso modo, la preferenza di James Bond per rituali specifici, come ordinare un particolare martini, aggiunge un elemento di fascino e superstizione al suo personaggio. Queste rappresentazioni non solo rafforzano le superstizioni esistenti, ma ne introducono anche di nuove, rendendole più mainstream e durature.

La verità dietro le superstizioni popolari sul gioco d’azzardo

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Sebbene queste credenze possano fornire un conforto psicologico, è fondamentale riconoscere che non alterano le probabilità fondamentali dei giochi d’azzardo. Vanno invece apprezzate come rituali personali piuttosto che come strategie segrete per il successo.

La fallacia del giocatore d’azzardo, per esempio, è un pregiudizio cognitivo comune che si verifica quando gli individui credono che i risultati futuri siano influenzati dagli eventi passati, soprattutto nella sfera del gioco. In altre parole, se un particolare risultatosi è verificato più volte di seguito (ad esempio se esce testa nel gioco testa o croce), i giocatori d’azzardo possono pensare erroneamente che il risultato opposto (croce) si verificherà presto. Questa convinzione può portare a decisioni di scommessa irrazionali, basate sul falso presupposto che la fortuna si equilibri nel tempo. Lo stesso discorso vale con i numeri.

Attenzione alle superstizioni!

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In conclusione, ciondoli portafortuna, numeri fortunati, azioni da evitare mentre si è al tavolo da gioco o rituali pre-partita, sono stati utilizzati dai frequentatori dei casinò per secoli e continuano a essere popolari anche oggi. Che si tratti di un simbolo personale o meno, questi possono fornire un senso di conforto e fiducia ai giocatori che tentano la fortuna ai tavoli. Anche se non c’è alcuna garanzia che la fortuna giri dalla vostra grazie a loro, poco importa: basta crederci, senza però fare follie!