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Modena spacciato, ma la FIGC prende tempo. E il Padova dovrà presentarsi al Braglia

In apparenza è tutto molto semplice. Il Modena non ha uno stadio in cui giocare, non ha giocatori disposti a scendere in campo. Non ha, di fatto, una proprietà. Logica conseguenza l’esclusione dal campionato. E invece no, ieri era attesa una...

Redazione PadovaSport.TV

In apparenza è tutto molto semplice. Il Modena non ha uno stadio in cui giocare, non ha giocatori disposti a scendere in campo. Non ha, di fatto, una proprietà. Logica conseguenza l’esclusione dal campionato. E invece no, ieri era attesa una sentenza, ma la Figc si è presa altro tempo. Domenica i giocatori di Modena e Padova dovranno presentarsi al Braglia, un teatrino già visto e per la società gialloblù sarà la terza rinuncia. Alla quarta, la radiazione sarà automatica. Sempre ieri la Corte d’Appello federale ha esaminato i ricorsi del Modena per le gare con Mestre e AlbinoLeffe non disputate e perse a tavolino, demandando ogni decisione alle Sezioni Unite della Corte sportiva d’appello. Il legali del Modena sosterrebbero che essendo lo sfratto dal Braglia esecutivo dal 9 ottobre, le gare in oggetto dell’1 e 8 ottobre si sarebbero dovute disputare. Nella realtà dei fatti, a Modena si sono messi tutti con il cuore in pace. Ormai si pensa al fallimento, ad una ripartenza tra i dilettanti il prossimo anno.

Intanto Capuano in una situazione surreale continua ad allenare. «Sono stato abbandonato da tutti, tradito da tante promesse. Mi trovo nella terribile situazione in cui sai che devi morire, ma non accetti la morte. Speravo che ci escludessero dal campionato, che questa agonia finisse. E invece dovrò fare le convocazioni per la partita col Padova". (Da La Gazzetta dello Sport)