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Nuovo Palermo, anche Ferrero si tira indietro: “Non parteciperò al bando perchè…”

Fuori due. Anche Massimo Ferrero, dopo Tommaso Dragotto, ha deciso di tirarsi fuori dalla corsa per l’assegnazione del titolo sportivo del nuovo Palermo. Sorprendendo tutti, il presidente della Sampdoria ieri pomeriggio si è defilato...

Redazione PadovaSport.TV

Fuori due. Anche Massimo Ferrero, dopo Tommaso Dragotto, ha deciso di tirarsi fuori dalla corsa per l’assegnazione del titolo sportivo del nuovo Palermo. Sorprendendo tutti, il presidente della Sampdoria ieri pomeriggio si è defilato ufficialmente, affidando ad una nota d’agenzia il perché della sua decisione: «Prima che lo dicano gli altri – ha dichiarato – ve lo comunico io, per evitare speculazione o fraintendimenti: ho deciso che non parteciperò al bando per il nuovo Palermo Calcio». Il motivo è presto detto: «Mi è parso che le condizioni proposte nell’avviso pubblico del Comune abbiano a che vedere più con un aspetto poli- tico territoriale che non prettamente calcistico. Il sindaco Orlando sta svolgendo al meglio il suo ruolo di primo cittadino in questa direzione. Il mio interesse per il Palermo non è di questo tipo: è passionale, manageriale, strutturale. Il mio obiettivo sarebbe stato quello di dare a questa squadra un ampio respiro sportivo nazionale, come racconta la sua stessa storia, oltre che locale».

Intanto il Palermo potrebbe aver trovato il suo Lucarelli, il difensore-capitano del Parma che ha deciso di ricominciare dalla serie D dopo la caduta dei gialloblu. Antonio Mazzotta, ha voglia di riscatto, di ricostruire, pronto a dare il suo contributo. Parla da tifoso e da calciatore, il terzino nato nel quartiere di Falsomiele. «Credo che oggi ci sia voglia di riscatto da parte di tutto l’ambiente. Penso che sarà così e mi auguro che tutti i palermitani tornino a stringersi attorno alla squadra, magari formando un unico gruppo in Curva co- me negli anni passati, quando si facevano tremare le gambe a chi veniva al Barbera. Basta disgregazioni dobbiamo riunirci tutti compatti. Io in serie D? É un’ipotesi che prenderei seriamente in considerazione, se fosse un progetto serio, modello Parma o Bari. É la mia città e mi sentirei obbligato a dare una mano per questi colori».

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