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Padova-Triestina, Il Piccolo: “Il passo delle due squadre è molto simile”

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Match tra grandi deluse all'Euganeo, ma l'equilibrio generale dà speranza ancora a tutti

Redazione PadovaSport.TV

Padova e Triestina, due grandi deluse. Il match di sabato vedrà di fronte due squadre che stanno facendo molta fatica ad esprimere il proprio potenziale. Il quotidiano Il Piccolo, analizza oggi il cammino delle due formazioni, molto simile, anzi è quasi uguale se consideriamo solamente il 2023, ovvero le ultime sette partite giocate: in questo periodo l’Unione ha fatto 7 punti mentre il Padova 8, solamente uno in più. Quindi tra i sussulti di vita che la Triestina ha dato con i successi contro Pergolettese, Novara e ora Albinoleffe, e il momento non certo brillante dei veneti, il cammino delle due squadre viaggia quasi parallelo. Ma non si tratta di un paragone che riguarda solo il Padova: in realtà il percorso della Triestina negli ultimi due mesi è stato in fin dei conti dignitoso a livello generale. Sempre tenendo in considerazione le ultime nove partite, la Triestina è quartultima, ma a soli due punti dalla zona play-off.

L'equilibrio del girone e l'incertezza generale

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Questo perché nell’ultimo periodo il girone A vive di un equilibrio pazzesco, nel quale nessuna squadra riesce a spiccare il volo e dove molto spesso le ultime fanno risultato con le prime. Nessuno può davvero stare tranquillo riguardo ai propri obiettivi stagionali. Nel periodo in questione c’è solo il Trento che ha fatto un percorso nettamente migliore delle altre con 21 punti, le altre sono staccate a partire dalla Pro Patria con 15 e il Pordenone con 14. Basti pensare che l’attuale capolista Feralpisalò, da metà dicembre in poi ha fatto solamente 3 punti in più della Triestina. O che prendendo in considerazione solamente il 2023, la Triestina viaggia a braccetto con il Vicenza a 7 punti. Il vero problema della classifica dell’Unione, quindi, non sta negli ultimi due mesi di campionato. Il periodo disastroso che ha caratterizzato il vero crollo sono stati i due mesi da metà ottobre a metà dicembre, ovvero quelli che vanno dall’immediato dopo Bonatti alla prima parte della gestione Pavanel.

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