Verso la finale

Palermo, Baldini scalda già la finale: “Con il Padova? Non si gioca, si vince”

Palermo, Baldini scalda già la finale: “Con il Padova? Non si gioca, si vince” - immagine 1
Rosanero vittoriosi anche nel match di ritorno con la Feralpi, il 5 giugno saranno all'Euganeo per l'andata della finalissima

Redazione PadovaSport.TV

Silvio Baldini è a detta di tutti il grande artefice del Palermo in finale play-off (vinta anche la partita di ritorno stasera con la Feralpi, gol di Brunori). L'allenatore toscano si è rilanciato in rosanero, grazie alle sue intuizioni tattiche. E ora sarà il grande avversario del Padova nella doppia sfida del 5 e 12 giugno. Ecco le sue parole oggi dopo la vittoria con la Feralpisalò:

Dobbiamo far valere spirito e voglia di non arrendersi. Trentacinquemila persone che vedono un gruppo di ragazzi trasformarsi in eroi. Nessuno pensava che potessimo fare questo percorso, noi abbiamo fatto le cose com'era giusto farle. Sono contento che i miei giocatori stasera possano dire di aver provato qualcosa di indescrivibile e questo qualcosa io lo voglio concretizzare, portando il nostro popolo in Serie B. Fase difensiva? Mi fa piacere come abbiamo gestito la gara, siamo andati vicini diverse volte al gol, poi ci siamo riusciti con la bellissima giocata di Brunori. Come fai a non dare gioia e speranza a queste trentacinquemila persone. Le persone quando sono povere mettono sempre dignità e coraggio, perché quando non si ha nulla si mettono sempre davanti queste due cose per sperare che il giorno dopo sia migliore. Vi racconto una storia: un giorno ho conosciuto un signore libanese che da venditore di marmi mi ha raccontato come da bambino, talmente povero com'era, gli dessero soltanto un limone da mangiare. Un giorno decise che da quel limone cominciò a fare le limonate, guadagnando sempre qualcosina e comprandosi da vivere. Oggi è un uomo ricchissimo, questo perché si è appellato alla speranza. Io sapevo che eravamo svantaggiati rispetto agli altri, ma non perché fossimo davvero inferiori, ma perché le situazioni a volte ti portano ad essere un asino quando a volte non lo sei. Siamo in finale, che non si gioca ma si vince. Consapevoli che ci sarà un avversario con le stesse intenzioni, ma sorrido se ripenso alla fatica che abbiamo fatto per arrivare fino a qui

tutte le notizie di