Ormai si è capito che non è una frase che porta molta fortuna: anche a Parma, come a Padova, tutti si ricorderanno il "vi lascio in buone mani" di Tommaso Ghirardi, poco prima della cessione all'albanese Taçi, prodromo del disfacimento totale. Sembra valere tanto quanto lo "stai sereno" di renziana memoria. Così Ghirardi alla Gazzetta: "In pratica Taçi non mi ha dato i 10 milioni previsti dal preliminare - spiega, sottolineando di vivere da giorni sotto scorta - ma si è accollato i debiti, ha incontrato sindaco e presidente degli industriali, ha fatto promesse. Le prime mosse di mercato mi hanno confortato, ha preso Rodriguez, Varela e Nocerino, e poi il capitano dell’Albania. Pensavo di aver ceduto il Parma alla persona giusta e mi sbagliavo. Chiedo scusa ai tifosi perché tempo fa ho detto di aver lasciato la società in buone mani. Oggi non lo direi più e non venderei il club a Taçi. Mi sento tradito. Così ho citato Taçi in sede civile, gli chiedo i danni per inadempienza del mandato contrattuale".
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Parma crac, Ghirardi come Cestaro: “Vi lascio in buone mani”
Ormai si è capito che non è una frase che porta molta fortuna: anche a Parma, come a Padova, tutti si ricorderanno il “vi lascio in buone mani” di Tommaso Ghirardi, poco prima della cessione all’albanese Taçi, prodromo del...
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