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Pisa, Gattuso si dimette. Via libera per Tavano?

Gennaro Gattuso si è dimesso poche ore fa dal suo incarico di allenatore del Pisa, formazione che aveva portato in serie B grazie alla vittoria dei playoff di Lega Pro della socrsa stagione. L’addio del tecnico, dietro il quale ci sarebbe...

Tommaso Rocca

Gennaro Gattuso si è dimesso poche ore fa dal suo incarico di allenatore del Pisa, formazione che aveva portato in serie B grazie alla vittoria dei playoff di Lega Pro della socrsa stagione. L'addio del tecnico, dietro il quale ci sarebbe una situazione societaria poco rincuorante, potrebbe ora dare il via libera per l'approdo di Tavano a Padova, anche se al momento non ci sono novità di rilievo in merito e si attende la giornata di domani per i prossimi aggiornamenti. Certo è che appare difficile che un giocatore come Tavano possa accettare di andare in una squadra con problemi societari come quelli fatti emergere dall'ex centrocmapista del Milan. Ecco nel dettaglio il comunicato di dimissioni di Rino Gattuso:

"In seguito ai nuovi, gravi, costanti e inaccettabili problemi societari, che impediscono una corretta e seria condizione lavorativa, e per il rispetto che ho sempre portato e porterò alla città di Pisa e alla tifoseria del Pisa, mi vedo obbligato a rassegnare le dimissioni irrevocabili dalla carica di allenatore del Pisa calcio, unitamente al mio staff - si legge nel comunicato di Gattuso - Ho appena comunicato la decisione alla squadra, la cui reazione mi ha emozionato, rafforzando nel contempo la mia convinzione di non avere alternative".

"AMPIAMENTE PASSATO IL SEGNO" — "Si tratta di una scelta molto dolorosa, a maggior ragione dopo la fresca ed esaltante esperienza della promozione in serie B, ma assolutamente necessaria - continua il comunicato di Gattuso -, per senso di responsabilità innanzitutto nei confronti dei calciatori stessi. Sono infatti venute meno le condizioni minime per svolgere un lavoro che porto avanti con passione e senza mai anteporre l'interesse personale a quello del gruppo. So bene che le difficoltà fanno parte del mestiere e ritengo di avere dimostrato, in particolare modo già durante la scorsa stagione, caratterizzata da non pochi intoppi, che gli ostacoli non mi fanno mai paura e che non mi scoraggiano di sicuro. Ma qui si è ampiamente passato il segno. Problemi nuovi e quotidiani hanno continuato ad assommarsi, da quando la squadra ha cominciato la preparazione per il campionato. Ora le ambiguità all'interno del club e nella sua gestione hanno decisamente oltrepassato il limite. Avevo sperato che la situazione si potesse superare attraverso il lavoro sul campo e la dedizione. Ho purtroppo dovuto constatare che la mia era un'illusione: senza organizzazione e senza programmazione non è possibile porsi obiettivi seri, concreti e realistici".

"VIVERE ALLA GIORNATA" — "L'attuale condizione del club non offre alcuna prospettiva - continua -. Vivere alla giornata, tirando a campare in attesa di chissà quale nuovo imprevisto, non appartiene al mio modo di interpretare gli impegni che mi assumo. Fare finta di niente sarebbe stato un atto irresponsabile, soprattutto nei confronti della città e dei tifosi, che non lo meritano. Io ho una sola parola, a differenza di chi aveva promesso ai tifosi del Pisa e a Pisa un impegno che non è stato in grado di mantenere o non ha voluto mantenere. Ho dunque giudicato doveroso prendere le distanze da una gestione che non appare in grado di garantire al club non solo un futuro, ma anche un presente senza incognite extra sportive. Serberò sempre un ricordo magnifico di questa esperienza, che non esito a classificare come la più esaltante della mia ancora breve carriera da allenatore e tra le più belle in assoluto della mia ultraventennale vita nel calcio. La mia gratitudine verso il Pisa e Pisa non potrà mai venire meno".

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