«Ci sono 90 possibilità su 100 che si vada a Pieve di Cadore». Queste le parole di De Poli ieri pomeriggio alla Guizza, dopo che in mattinata lo stesso direttore sportivo era stato, insieme a mister Parlato, al team manager Giancarlo Pontin e al dirigente accompagnatore Pierino D’Ambrosio, a visionare le strutture della località bellunese. I dirigenti e l’allenatore hanno effettuato un sopralluogo sia al campo sportivo che accoglierà la squadra per gli allenamenti, sia nell’albergo che dovrebbe ospitare il gruppo tra la metà di luglio e l’inizio di agosto. Non si tornerà, dunque, ad Asiago, che aveva ospitato il ritiro pre-campionato della passata stagione. Intorno a loro, i biancoscudati avranno probabilmente altre compagini: la Lazio dovrebbe tornare ad Auronzo, mentre a San Vito dovrebbe essere fissata la base della Salernitana, appena promossa in Serie B. Il nome. Ben prima della partenza per il ritiro, tuttavia, c’è una scadenza da segnare in rosso sul calendario. È quella del 15 luglio: entro tale data, infatti, la società biancoscudata dovrà convocare un Consiglio di amministrazione per deliberare il cambio di denominazione e il ritorno al vecchio nome “Calcio Padova”. Secondo l’articolo 17 delle Norme Organizzative Interne della Federcalcio, infatti, è fissato proprio per la metà di luglio il termine ultimo per il recapito a Roma di tutta la documentazione necessaria alla variazione del nome della società.
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Ritiro estivo, De Poli: “90 su 100 a Pieve di Cadore”
«Ci sono 90 possibilità su 100 che si vada a Pieve di Cadore». Queste le parole di De Poli ieri pomeriggio alla Guizza, dopo che in mattinata lo stesso direttore sportivo era stato, insieme a mister Parlato, al team manager Giancarlo Pontin e...
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