pddintorni

Scommesse, il destino dell’Atalanta nelle mani di Santoni

Il destino dell’Atalanta e di Cristiano Doni è nelle mani di Santoni. L’ex preparatore dei portieri del Ravenna è indagato a piede libero ed è amico fraterno del capitano dei bergamaschi. Le sue intercettazioni o quello che...

Redazione PadovaSport.TV

Il destino dell'Atalanta e di Cristiano Doni è nelle mani di Santoni. L'ex preparatore dei portieri del Ravenna è indagato a piede libero ed è amico fraterno del capitano dei bergamaschi. Le sue intercettazioni o quello che raccontano di lui altri indagati costituiscono gli elementi più circostanziati, secondo l'accusa, a carico dell'Atalanta e del suo capitano. Ma Nicola Santoni, fino ad oggi, non è stato interrogato dagli inquirenti. Ecco perchè è lui, suo malgrado, ad avere in mano il futuro dell'Atalanta. Di Santoni parla per esempio Giorgio Buffone, direttore tecnico del Ravenna nonchè scommettitore: per Buffone è Santoni che fornisce le garanzie della combine tra Atalanta e Ascoli, che doveva essere sancita a inizio gara dalla stretta di mano tra Doni e il capitano bianconero Micolucci. Poi c'è l'intercettazione del 18 marzo tra Gianfranco Parlato (altro indagato) e Santoni: "Gli interlocutori - annota nell'ordinanza il Gip Guido Salvini - affrontano alcuni aspetti dell'avvenuto accordo tra Piacenza e Atalanta. Accordo chiarito da uno scambio di sms tra i due ("Tutto ok, se hai bisogno manda Cris da Ger", dove per gli inquirenti Cris e Ger sono Doni e il capitano del Piacenza Gervasoni"). Ma Parlato in sede di interrogatorio diventa ancora più esplicito, riferendo di aver ritirato 40.000 euro da Santoni al casello autostradale di Modena: sarebbero il prezzo pagato dall'Atalanta, secondo Parlato, per comprare la vittoria sul Piacenza. Ci sono insomma circostanze di luogo e di tempo piuttosto precise che coinvolgono Santoni ma che non sono mai state sottoposte alla verifica del diretto interessato. Come mai? La strada che la procura cremonese intende percorrere, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe quella di accertare la fondatezza di quei dettagli attraverso rilievi tecnici, ad esempio tabulati telefonici, prima di arrivare all'interrogatorio.